Dal governo

Recovery Fund: la priorità a territorio, riduzione delle diseguaglianze e ricerca

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

"Il piano finale sul Recovery Fund sarà presentato a gennaio: il 15 ottobre saranno presentate solo le linee guida sulle quali c'è stato un ampio confronto del governo nel mese di agosto e sul quale ci sarà un approfondimento con il Parlamento". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, sul tema dell'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, nel corso di un'audizione alla Commissione Affari sociali della Camera.

"Nel recovery fund - afferma - un capitolo specifico sui sette previsti è dedicato alla salute. Per questo penso a una significativa riforma del Servizio sanitario nazionale cui l'emergenza Covid ha mostrato limiti strutturali".

Per quanto riguarda la sanità "il piano che stiamo costruendo si basa su 5 assi fondamentali: 3 sono verticali e 2 trasversali. I 3 assi verticali - spiega Speranza - sono: territorio e sanità di prossimità; ospedali in rete; salute e ambiente. I 2 assi trasversali sono: conoscenza per la salute e innovazione digitale per il Servizio sanitario nazionale".

Priorità, dunque, sarà data a territorio, eliminazione deglle diseguaglianze e ricerca. "Nei prossimi 5 anni - sottolinea Speranza - la ricerca farmaceutica potrà contare su mille miliardi di investimenti privati. Dobbiamo attrarre tali investimenti delle multinazionali farmaceutiche viste le potenzialità enormi del tessuto produttivo italiano, anche sostendendo la filiera industriale".

La parola chiave, invece, sarà prossimità. "Vorrei che la parola chiave, la parola madre, del piano di investimenti sul Recovery Fund, fosse la parola 'prossimità', cioè ricominciare a pensare un Servizio sanitario nazionale prossimo, vicino, nell'immediatezza delle esigenze del cittadino", dice il ministro. Con l'obiettivo di ridurre le disparità: "Il cuore della riforma che l'Italia vuole mettere in campo - aggiunge Speranza - è provare a superare le disuguaglianze che rendono il diritto a cura, riabilitazione e prevenzione non uguale per tutti i cittadini". Per questo l'obiettivo è rafforzare l'assistenza domiciliare e "creare la casa come primo luogo di cura".

Anche i malati rari non saranno dimenticati. "Il tema delle malattie rare - spiega - è assolutamente alla nostra attenzione e, in particolare sotto l'asse della ricerca, abbiamo pensato a una scheda specifica legata proprio all'area delle malattie rare".

Insomma, secondo Speranza nel passaggio del Recovery plan il paese gioca una partita fondamentale con " l'occasione storica di conciliare un progetto di riforma con una fase di significativa espansività". "Questa occasione - conclude - non possiamo sprecarla".


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