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Coronavirus/ Salute-Iss: epidemia in fase acuta, indice Rt a 1,17 e 5mila focolai attivi

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"Si assiste a un'accelerazione nell'evoluzione dell'epidemia, ormai entrata in una fase acuta con aumento progressivo nel numero dei casi" e con "evidenze di criticità nei servizi territoriali ed aumenti nel tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica che rischiano, in alcune Regioni/PA, di raggiungere i valori critici nel prossimo mese". Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss secondo cui sono dieci le Regioni con un rischio definito alta per la tenuta delle terapie intensive: si tratta dell'Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta. Secondo il monitoraggio queste regioni hanno una probabilità di superare la soglia del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese, passando da un allerta alta a massima. Le regioni segnalate con il livello più alto di rischio per questo parametro sono la Lombardia, la Liguria.

In 18 Regioni, inoltre, il valore dell'indice di trasmissibilità Rt è sopra l'1. Il valore più alto si registra in Valle d'Aosta (1.53), seguita da Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32). Tre le Regioni con Rt pari a 1 o sotto 1. Si tratta di Basilicata (1), Calabria (0.94), Molise (0.83). "Il virus oggi circola in tutto il Paese", sottolinea il report e a livello nazionale l'indice di contagiosità Rt è di 1,17, calcolato sui casi sintomatici, osservando un forte incremento dei casi, che dal 28 settembre all'11 ottobre ha portato l'incidenza cumulativa a 75 per 100.000 abitanti, contro i 44,37 per 100.00 del periodo compreso fra il 21 settembre e il 4 ottobre.

I focolai attivi in Italia sono 4.913 focolai attivi, di cui 1.749 nuovi, in aumento per la undicesima settimana consecutiva (erano 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi nella scorsa settimana). "Sono stati riportati - si legge nel documento - focolai nella quasi totalità delle province (102/107)" Per la maggior parte (80.3%) i focolai continuano a verificarsi in ambito domiciliare. Si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell'ambito di attività ricreative (4,2% contro il 4,1% la settimana precedente).

"Questa settimana sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico - si legge del monitoraggio Salute e Iss - ma la trasmissione intra-scolastica rimane complessivamente una dinamica di trasmissione limitata: 3,8% di tutti i nuovi i focolai in cui è stato segnalato il contesto di trasmissione". Tuttavia, "le attività extra-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste".

"Si fa appello alla popolazione di rispettare con coscienza e precisione tutte le norme di precauzione previste - conclude il report - e si raccomanda in particolare di rispettare il distanziamento fisico e l'uso corretto e appropriato delle mascherine e di evitare quanto più possibile situazioni che possano favorire la trasmissione quali aggregazioni spontanee e programmate per evitare un ulteriore peggioramento che potrebbe richiedere restrizioni territorialmente diffuse".


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