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Coronavirus/ Nuova stretta light del Governo fino al 13 novembre. Immuni, Asl tenute a immettere il codice-chiave nel sistema

di Barbara Gobbi

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«Ogni tanto dobbiamo fare operazioni di avvitamento del sistema». Così il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a commento del nuovo Dpcm sul coronavirus varato il 18 ottobre e che resterà in vigore dal 19 ottobre al 13 novembre. «Abbiamo fatto operazioni di adattamento in un'ottica di convivenza con il virus, dobbiamo difendere la scuola e il lavoro mantendo l'economia a pieno regime», ha commentato il ministro. Tra le principali novità per la sanità,al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, «è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività».
Il nuovo testo prevede inoltre che «sono consentiti i corsi di formazione specifica in medicina generale» e che «i corsi per i medici in formazione specialistica e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica possono in ogni caso proseguire anche in modalità non in presenza».
Queste le altre misure di sintesi: servizi di ristorazione aperti dalle 5 di mattina fino alle 24 con consumo al tavolo e in caso di mancanza di tavoli la chiusura è anticipata alle 18; gli esercenti devono esporre fuori dal locale il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel medesimo locale; le attività di sale giochi e Bingo sono consentite dalle 8 alle 21; sale da ballo e discoteche chiuse e divieto di feste al chiuso o all'aperto; forte raccomandazione a evitare feste nelle abitazioni private dove non potranno essere ricevute più di sei persone non conviventi; divieto di sagre e feste di comunità; sospensione di tutti i congressi e convegni se non a distanza; attività dilettantistica di base consentite solo in forma individuale; forme flessibili di attività didattica nelle scuole secondarie che partiranno dalle 9 con possibilità di turni pomeridiani; possibilità in capo ai sindaci di chiudere al pubblico strade e piazze dalle 21.


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