Dal governo

Farmaci, Speranza: «In manovra revisione tetti di spesa e payback»

di B. Gob.

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«Già nelle prossime settimane nell'ambito della definizione della manovra metteremo mano alla questione dei tetti di spesa e del payback, che vanno superati. È un impegno che come Governo assumeremo nel confronto con le forze parlamentari e con l'aiuto dell'Aifa». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenuto all'assemblea pubblica in cui Assogenerici ha comunicato il nuovo nome Egualia . «È chiaro che questo è un pezzo di una strategia più complessiva, in cui dobbiamo provare a valorizzare la capacità e le potenzialità dell'Italia - ha aggiunto il ministro - che ha le carte in regola per attrarre una parte degli investimenti nella farmaceutica in arrivo nei prossimi anni. Costruiremo una strategia complessiva capace di valorizzare questo asset difendendolo, ma anche provando ad allargare l'ambito di attrattività del Paese».
Il ministro ha ricordato che «sono giorni molto delicati» e ha chiesto «un ulteriore sforzo» alle imprese, ringraziandole intanto per quanto si sono prodigate durante la pandemia. «Oggi ci si è resi conto di quanto sia importante la relazione tra il mondo che rappresentate e il sistema Paese - ha detto - . I numeri dei contagi sono tornati a crescere in Italia così come in Europa e nel mondo e dentro questo passaggio è maturata una crescente consapevolezza dell'importanza di investire nel Ssn. Siamo al lavoro con le Regioni per dare risposte alle emergenze locali e per dare un messaggio molto chiaro ai cittadini che sono chiamati di nuovo alla massima attenzione e alle occasioni del contagio. Ci attendono ancora mesi difficili: da una parte combattere il virus e dall'altra trarre una lezione avendo il coraggio di alcune scelte e di un'analisi sulla necessità di rifondare il Ssn . La spesa sulla sanità è uno straordinario investimento sulla vita delle persone - ha detto il ministro - perciò serve un grande salto culturale. Tutto ciò che si mette nella sanità è un grande investimento sulla vita delle persone. Dev'essere il diritto alla salute a determinare le tabelle excel e non il contrario».


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