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Iss, lo scenario migliora: solo tre Regioni a rischio alto ma «mantenere rigore». Brusaferro e Rezza: «Rt scenda ovunque sotto 1, ridurre l'incidenza dei contagi»

di Radicor Plus

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Sedici Regioni a rischio moderato, due a rischio basso (Campania e Basilicata) e tre (Puglia, Sardegna e Calabria) a rischio alto. Questo il dato di sintesi che si legge nel monitoraggio settimanale condotto da Iss-ministero Salute-Cabina di Regia per la settimana 23-29 novembre. La velocità di trasmissione dell'epidemia rallentata, con l'indice di trasmissibilità Rt inferiore a 1 in molte Regioni e che si attesa sullo 0.91 nazionale. Come anticipato dal ministro Speranza al 9° Healthcare Summit del Sole-24Ore. «Dati incoraggianti», si legge nel report, che «confermano l’impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane» e «si accompagnano con una diminuzione nelle ospedalizzazioni». Resta però «molto elevata» la pressione sui servizi ospedalieri, così come l'incidenza che non è tale da permettere una gestione sostenibile. L'obiettivo è ottenere livelli di Rt «significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo un'ulteriore diminuzione dei nuovi casi di infezione e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri». Da qui il monito alla cautela «mantenendo elevata l’attenzione nei comportamenti», alla «massima attenzione nella adozione e rispetto delle misure, evitarne un rilassamento prematuro e mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti» e a «mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone». È fondamentale - spiegano gli esperti - che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che rimanga a casa il più possibile.
«Dagli ultimi dati emergono segnali molto positivi, l'epidemia lentamente decresce, ma siamo ancora in una fase iniziale di contenimento e bisogna ancora lavorare per abbassare l'incidenza del'epidemia in tutto il Paese e ottenere un Rt sensibilmente al di sotto di 1 in tutte le Regioni», ha spiegato in conferenza stampa il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro . «La circolazione virale è ancora sostenuta - ha aggiunto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - visto che il rapporto positivi/tamponi resta al di sopra del 10%. È prioritario ridurre l'incidenza».


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