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Piano vaccinale rimodulato per le Fasi 2 e 3, corsa per recuperare gli anziani e i vulnerabili. Mmg in campo con un accordo ad hoc

di B. Gob.

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In Fase 1 il personale socio-sanitario e ospiti e operatori delle Rsa più gli anziani over 80 (Pfizer/Moderna); in Fase 2 le "persone estremamente vulnerabili, gli anziani tra 70 e 79 anni, le persone vulnerabili "under 70", le persone tra 55 e 69 anni che non presentano rischi specifici (Pfizer/Moderna). La Fase 3 dedicata a personale docente e no docente e delle Forze armate e di Polizia purché al di sotto dei 55 anni, i penitenziari, i luoghi di comunità e gli altri servizi essenziali, sempre fino ai 55 anni (AstraZeneca). In Fase 4 il resto della popolazione "over 16", con vaccini per casa farmaceutica somministrati sulla base della disponibilità. Così Governo e Regioni insieme al Commissario per l'emergenza Arcuri hanno rimodulato il Piano vaccinale, costretti dall'impasse imposta al precedente calendario dai ritardi nelle consegne delle dosi preventivate inizialmente. L'obiettivo è arrivare a vaccinare in tutto 44,3 milioni scarsi di persone (per l'esattezza 44.297.201).
« Confermando l'auspicio che la situazione nazionale trovi al più presto una soluzione, proseguire con la campagna vaccinale rimane la priorità - ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell'incontro del 3 febbraio con i ministri Speranza e Boccia e il commissario Arcuri -: per questo oggi abbiamo definito con il Governo le modalità della prossima fase, che sarà dedicata alla popolazione over 80». Per questo sulla base del fatto che gli anziani sono la categoria più colpita dalla pandemia «ed è fondamentale metterla in sicurezza il prima possibile - ha detto Bonaccini - abbiamo convenuto di assegnare a ogni Regione e Provincia Autonoma un numero di dosi di vaccini pari al numero degli ultraottantenni che vi sono assistiti. Successivamente, si procederà a compensazioni». Nelle fasi successive la distribuzione avverrà in base alla popolazione. Per Bonaccini, «resta imprescindibile l'arrivo delle dosi nel numero previsto, affinché non si vanifichino i singoli piani vaccinali regionali». Inoltre, «abbiamo sollecitato il Governo a una verifica su tutti i vaccini presenti sul mercato». Pronta la risposta del ministro della Salute Roberto Speranza - «abbiamo sollecitato l'Ue alla valutazione scientifica sul vaccino russo e di altri Paesi» e sugli anticorpi monoclonali, su cui Speranza aveva annunciato «stiamo accelerando».
Quanto alle somministrazioni che per il momento dovranno accelerare sugli anziani, Bonaccini ha annunciato «un accordo quadro con i medici di medicina generale per coinvolgerli in questa campagna vaccinale al fine di raggiungere una gran parte della popolazione e in particolare i malati cronici o con specifiche patologie». Nell'accordo, l'ipotesi di compensare i medici con 10 euro se la vaccinazione avviene nell'ambulatorio e con 28 euro se a domicilio.


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