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Covid: due italiani su tre pronti a fare il vaccino appena possibile

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Il 69,4% della popolazione italiana pensa che il vaccino contro il Covid-19 sia il modo più rapido per tornare alla normalità, mentre solo l'11,7% degli italiani non è d'accordo con questa affermazione. E ancora. Il 65,2% della popolazione dichiara le proprie intenzioni a vaccinarsi contro la malattia Covid-19 appena possibile, mentre il 17,6% degli italiani non sembra intenzionato a vaccinarsi. I dati emergono dall'indagine condotta dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e dal Laboratorio management e sanità (Mes) dell'Istituto di management della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa che ha coinvoto 12.322 residenti di tutte le Regioni e Province autonome.

Il 75,7% della popolazione dichiara che sarebbe incentivato a vaccinarsi se ritenesse di essere correttamente informato sui rischi della vaccinazione contro il Covid-19, mentre il 7,1% degli italiani non pensa che un livello di informazioni maggiore sui rischi legati alla vaccinazione cambierebbe la propria propensione verso quest'ultima. Tra gli over 65 troviamo la maggior fetta di popolazione che è incentivata a vaccinarsi se ritenesse di essere correttamente informata sui rischi della vaccinazione (80,8%).

"Sono molto soddisfatto della collaborazione con il Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola Superiore Sant'Anna, – dichiara Domenico Mantoan, Direttore Generale di AGENAS – perché il lavoro che abbiamo presentato oggi permette di segnalare alcune linee di azione che i policy maker nazionali e regionali potrebbero trovare utili per colmare il divario di implementazione della campagna vaccinale. Ricordo AGENAS è un ente pubblico non economico e si configura come organo tecnico-scientifico del SSN che svolge attività di ricerca e di supporto nei confronti del Ministro della salute, delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. Questo lavoro ne è la dimostrazione".

"I dati presentati oggi possono essere molto utili per promuovere azioni a livello locale, regionale e nazionale per convincere la popolazione a vaccinarsi. – aggiunge Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - Abbiamo ancora il 17% di persone che non intendono vaccinarsi e un ulteriore 17% di indecisi. Comunicazione efficace, logistica adeguata, efficienza e professionalità nel processo di erogazione sono le parole chiave per il successo della campagna vaccinale".

"In linea con analoghe esperienze a livello internazionale, - conclude Paola Cantarelli, ricercatrice della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa - questo lavoro dimostra quanto le teorie alla base delle scienze comportamentali e i metodi di ricerca sperimentale siano uno strumento utile nelle mani dei policy maker chiamati ad attuare politiche pubbliche per natura multidimensionali. Con le parole di Richard Thaler – Premio Nobel per l'Economia – e Cass Sunstein, Un architetto delle scelte ha la responsabilità di organizzare il contesto nel quale gli individui prendono decisioni…non esiste un'architettura neutrale. In quest'ottica, i decisori pubblici – a tutti i livelli – sono attualmente gli architetti della scelta degli individui di vaccinarsi contro il Covid-19".


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