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Cabina di regia, Rt a 0.99 ma l'epidemia in chiara accelerazione impone urgenti misure. Lombardia, Piemonte e Marche verso l'arancio e Basilicata e Molise in rosso da lunedì

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Secondo le prime indicazioni della Cabina di regia il monitoraggio settimanale dei dati sul Covid-19 certifica per l'Italia un indice di contagiosità Rt stabile ancora sotto l'1, pari a 0,99 (range 0,93– 1,03). Ma le varianti contribuiscono a importanti passaggi di fascia: in particolare diventerebbero "arancione" Lombardia, Piemonte e Marche, mentre i dati manderebbero in "rosso" la Basilicata. In buona compagnia con Bolzano e Molise, con quest'ultima Regione che ha chiesto essa stessa di essere collocata nella fascia di gravità più alta. Al report seguirà un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza con le nuove collocazioni delle Regioni nelle fasce-colore, che però secondo quanto annunciato per la prima volta scatteranno non più dalla domenica ma dal lunedì.
«L'epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza nazionale. Si conferma per la quarta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Aumenta il numero di Regioni/Province autonome classificate a rischio alto (da una a cinque: Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso». È quanto si legge nella bozza del Report della Cabina di regia sul Covid-19 rispetto al periodo 15-21 febbraio. L'incidenza è salita in una settimana a 145,16 casi per 100mila abitanti dai 135,46 della settimana scorsa. «Alla luce dell'aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell'incidenza su tutto il territorio italiano - spiegano gli esperti nel monitoraggio - sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari». È fondamentale, prosegue il report, che «la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine. Si ribadisce la necessità di rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi».
L’incidenza nazionale nella settimana di monitoraggio, quindi, si allontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero - ricordano i tecnici della Cabina di regia - il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. L’incidenza settimanale supera la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in due PPAA: Provincia Autonoma di Bolzano (539,01 per 100.000 abitanti), Provincia Autonoma di Trento (309,12 per 100.000 abitanti). Quattro regioni (Abruzzo, Emilia Romagna, Molise e Umbria) hanno una incidenza maggiore di 200 casi per 100,000 abitanti.


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