Dal governo

Covid/Draghi firma il Dpcm: preoccupano le varianti, confermata la suddivisione per colori

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid, il primo del suo mandato. Il decreto entrerà in vigore il 6 marzo e resterà in vigore fino al 6 aprile, inclusa Pasqua. Il provvedimento prevede "la sospensione dell'attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse, comprese le scuole dell'infanzia ed elementari". Resta tuttavia garantita la possibilità "di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".

"Per quanto riguarda le zone arancioni e gialle - continua il Dpcm - i presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell'attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico".

"Il principio guida del nuovo Dpcm - ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha illustrato il provvedimento nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro degli Affari regionali, Mariastella Gelmini e i presidente Iss e Cts , Silvio Brusaferro e Franco Locatelli - è quello della tutela della salute come questione fondamentale, come faro. Siamo convinti come Governo che per far ripartire il Paese serva vincere pienamente, convintamente la battaglia sanitaria, prima mattonella per la ricostruzione di uan fase espansiva, di crescita e sviluppo del nostro Paese".

Il nuovo Dpcm, dunque, "prova a mantenere l'impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti"."Viene confermata - ha aggiunto Speranza la divisione del paese a colori, colori che gli italiani hanno imparato a conoscere".

"Riteniamo - ha chiarito Speranza - che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci consente di dare una risposta più opportuna e idonea a ogni segmento del nostro Paese. In queste ore sono in corso interventi mirati da parte di molti presidenti di Regione volti a costruire un modello che riesce a mirare con ancora maggiore dettaglio su specifici ambiti sub-regionali. Riteniamo sia una linea che va nella direzione giusta perché produce un effetto ancora più significativo".

"Siamo ancora in una fase epidemiologica che non può essere sottovalutata - ha insistito Speranza - ma abbiamo davvero bisogno del contributo di tutti i cittadini: il comportamento delle persone è essenziale". D'altra parte, secondo l'ultimo studio dell'Iss illustrato da Brusaferro "la cosiddetta 'variante inglese' sta diventando quella prevalente nel paese, e in considerazione della sua maggiore trasmissibilità occorre rafforzare/innalzare le misure di mitigazione in tutto il Paese nel contenere e ridurre la diffusione del virus". Al 18 febbraio la prevalenza della 'variante inglese' del virus Sars-CoV-2 era del 54%, con valori oscillanti tra le singole regioni tra lo 0% e il 93,3%, mentre per quella 'brasiliana' era del 4,3% (0%-36,2%) e per la 'sudafricana' dello 0,4% (0%-2,9%). Dai dati, inoltre, emerge "una chiara espansione geografica dall'epicentro umbro a regioni quali Lazio e Toscana della cosiddetta variante brasiliana, che deve essere contrastata con le massime misure di mitigazione".

Dal canto suo Locatelli ha rassicurato che "alla maggiore trasmissibilità della variante inglese nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 19 anni, ma anche tra i 6 e 10 anni, non si associa alcuna patologia più grave".

Il ministro degli Affari Regioni, infine, ha parlato di un cambio della politica del governo contro il Covid-19 "nei tempi e nel metodo" . "'Non è un Dpcm last minute - ha detto Gelmini -. Il presidente Draghi in particolare e tutta la maggioranza hanno fortemente voluto un cambio di passo e un confronto serrato con Regioni e Province con le quali ci incontreremo di nuovo venerdì insieme al capo della Protezione Civile Curcio e al commissario Figliuolo". Gelmini, infine, ha annunciato "lo stanziamente di oltre 200 milioni di euro per i congedi parentali", nonché l'apertura "a partire dal 27 marzo di cinema e teatri". "Diamo un segnale al mondo della cultura - ha concluso - ma si potrà frequentare solo con prenotazione online".


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