Dal governo

Antitrust al Governo: aprire la sanità ai privati e abbassare il costo dei farmaci

di Radiocor Plus

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Facilitare l'accesso delle strutture private nell'erogazione delle cure, in vista di una riforma in senso concorrenziale del sistema sanitario che oggi «sconta gravi ritardi dovuti all'eterogeneità dei meccanismi di implementazione del sistema da parte delle regioni». E ridurre il prezzo dei medicinali più costosi, introducendo nuove regole che facilitino «l'intercambiabilità tra farmaci e la loro comparabilità a fini terapeutici» e contribuendo così all'ampliamento del confronto competitivo tra medicinali differenti in sede di gare pubbliche». Sono queste le due direttrici per la sanità indicate dall'Antitrust al Governo nella segnalazione annuale per la legge sulla concorrenza. Quanto al primo punto, secondo l'Authority una più intensa inregrazione tra pubblico e privato può consentire di soddisfare meglio la crescente richiesta di assistenza e di protezione dei cittadini, senza tagli alla spesa sanitaria. Mentre per la farmaceutica le proposte dell'Antitrust si concentrano sulla comparabilità nelle gare tra biologici e biosimilari, ma anche «sull'incremento del potere negoziale della domanda», con particolare riferimento ai farmaci che possono rientrare nella classe C "non negoziata", e ancora sulla rimodulazione dell'assortimento da parte dei grossisti «su soglie quantitative flessibili basate sulla domanda espressa dal territorio, in modo da consentire forme più efficienti e flessibili di organizzazione imprenditoriale».


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