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Dl Covid: vaccini obbligatori per i sanitari e scudo penale per chi li somministra

di Ernesto Diffidenti

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24 Esclusivo per Sanità24

Sospensione della zona gialla con l'Italia divisa in fasce rossa e arancione dal 7 fino al 30 aprile, obbligo vaccinale per gli operatori sanitari ma anche i farmacisti e scudo penale per chi somministra il vaccino. Sono alcuni dei punti al centro del nuovo decreto Covid varato dal Consiglio dei ministri, che prevede tra l'altro anche restrizioni su visite a parenti e amici e scuole riaperte (dopo Pasqua) fino alla prima media anche in zona rossa, senza possibilità di deroghe per le regioni.

Vaccino obbligatorio
Avranno l'obbligo di vaccinarsi "gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali". La vaccinazione sarà "requisito essenziale" per l'esercizio della professione. Per chi rifiuta è previsto lo spostamento a "mansioni, anche inferiori" con il "trattamento corrispondente alle mansioni esercitate". Se ciò non è possibile, "per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione".

Scudo penale
Per omicidio colposo e lesioni personali colpose "verificatisi a causa della somministrazione di un vaccino per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV -2, effettuata nel corso della campagna vaccinale straordinaria in attuazione del Piano nazionale", il provvedimento del Governo prevede che "la punibilità è esclusa quando l'uso del vaccino è conforme alle indicazioni contenute nel provvedimento di autorizzazione all'immissione in commercio emesso dalle competenti autorità e alle circolari pubblicate sul sito istituzionale del ministero della Salute relative alle attività di vaccinazione".

Niente zone gialle ma possibili deroghe
Nessuna zona gialla fino al 30 aprile. Il testo prevede che si applichino solo misure da zona arancione e rossa, ma dispone per il Cdm la possibilità di prevedere deroghe nel caso di bassi contagi e dati particolarmente buoni della campagna di vaccinazione. Il provvedimento, come annunciato, contiene anche lo scudo penale per i vaccinatori, l'obbligo di vaccino per il personale sanitario e le regole per i concorsi pubblici.

Riaprono le scuole ma fino alla prima media
Dal 7 aprile al 30 aprile è assicurata la frequenza per la scuola dell'infanzia, la primaria e il primo anno delle medie mentre restano chiuse seconda e terza media e superiori. Contrariamente a quanto avvenuto finora però i governatori non potranno assumere misure più restrittive chiudendo le scuole. Per le zone arancioni è assicurata la modalità in presenza mista a Dad da un minimo del 50% fino al 75% anche per seconda e terza media e superiori.

Stop alle visite ad amici e parenti
Fino al 30 aprile nelle zone rosse non sarà consentito andare a trovare parenti o amici una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) come invece sarà permesso nel weekend di Pasqua quando tutta Italia sarà in rosso. Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non pià di due persone, saranno invece consentite in zona arancione, all'interno del Comune di residenza.


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