Dal governo

Speranza, Il virus si diffonde molto meno all'aperto e su questo criterio riapriamo dal 26 aprile, ma s ervono attenzione e gradualità . Restano le fasce-colore e rispunta il «giallo». Vaccino AstraZeneca, chi lo rifiuta «va in coda»

di Barbara Gobbi

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«Le misure che abbiamo adottato nelle settimane scorse con una parte di Paese in area rossa e un'altra in arancione e la sospensione del "giallo" hanno comportato un miglioramento dei parametri e oggi abbiamo un Rt a 0,85 - sotto 1 - e per la prossima settimana ci aspettiamo che scenda sotto 0,8, mentre l'incidenza è scesa a 182 con tendenza al miglioramento del quadro. A questo si somma l'aumento delle dosi di vaccino somministrato con oltre 14 milioni di dosi e oltre l'80% delle persone over 80 che hanno ricevuto la prima dose e dalla prossima settimana un livello di copertura ancora più alto per le fasce d'età più a rischio». Questo il punto sull'epidemia fatto dal ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa con il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Sulla base di questi elementi - ha detto Speranza - siamo in grado già dal 26 di aprile di avviare un percorso graduale che vedrà come prioritaria la tutela e la salvaguardia della scuola, primo luogo in cui investiamo questo tesoretto che abbiamo accumulato e da qui alla fine delle lezioni c'è l'idea di tornare in presenza in tutte le aree gialle e arancioni. Poi in maniera graduale provvederemo ad aprire ulteriori attività economiche e sociali - ha detto Speranza -: il principio che useremo parte da un dato di evidenza scientifica emerso nelle ultime settimane e cioè che nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà molto più significativa del virus di trasmettersi e quindi di contagio. L'auspicio - ha affermato Speranza - è che con il passare delle settimane il quadro possa restare positivo e ci consenta di programmare riaperture anche per attività che non si svolgono all'aperto».
Resta il coprifuoco alle 22: «Per questa fase - ha detto Draghi - la scelta del Governo è stata di conservare il cosiddetto "coprifuoco" così come è oggi vigente e il Governo valuterà settimana dopo settimana la curva epidemiologica e adeguerà eventualmente anche ulteriori misure», ha affermato Speranza. «Allo stesso modo resta confermato il modello per fasce colore che permette di leggere la variazione epidemiologica e consente di intervenire e far scattare misure più rigide. Anche se ripristiniamo la zona gialla il modello resta prudenziale», ha detto Speranza. Più volte il ministro ha invitato alla massima cautela e alla gradualità, così come aveva fatto prima di lui il premier Draghi.
Premier che ha di nuovo rinnovato la fiducia piena al ministro: «Credo che le critiche al ministro Speranza dovevano trovare pace fin dall'inizio, non erano né fondate né giustificate. Ho già detto l'altra volta che lo stimo e l'ho voluto io nel Governo».
Rispetto alle riaperture, Speranza ha annunciato qualche data: «Dal 15 maggio riapriranno le piscine all'aperto, da 1° giugno le attività legate alle palestre, dal 1° luglio gli eventi fieristici. Questa è una road map che abbiamo definito al momento e che si basa sul presupposto di un aumento delle vaccinazioni - ha detto Speranza -. Non sarebbe corretto e onesto indicare un giorno X in cui riaprire, ma la campagna vaccinale è lo scudo che va rafforzato e che più è forte più ci consente di riaprire. Arriverà molto presto un giorno in cui avremo tante dosi a disposizione e in cui dovremo se mai convincere parte dei cittadini a vaccinarsi e quello farà a un certo punto la differenza», ha concluso il ministro della Salute.
Poi di nuovo la difesa del vaccino AstraZeneca: «Non ci risulta un crollo delle vaccinazioni con AstraZeneca ma una maggiore richiesta di informazioni, legittima, da parte dei cittadini. L'evidenza scientifica ci ha portato a una raccomandazione di natura anagrafica al di sopra dei 60 anni ma il vaccino è sicuro e abbiamo intenzione di continuare a utilizzarlo. Chiaramente chi rifiuta AstraZeneca va in coda, ma non c'è motivo di rifiutarlo», ha detto Speranza.


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