Dal governo

Vaccini, Green pass e nuovi parametri: dibattito aperto. La proposta di Fedriga (Regioni): «Pass per le attività a oggi non consentite come le discoteche. E restiamo bianchi fino al 30% in area medica e al 20% in terapia intensiva»

di B. Gob.

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«L'Italia è in vantaggio rispetto ad altri Paesi sia perché ancora non vive il picco di contagi sia per numero di persone che hanno completato il ciclo vaccinale e grazie a questa politica
molto seria adottata dal nostro Paese non ci troviamo più nella situazione dello scorso anno. Perciò non ci aspettiamo lo stesso numero di persone negli ospedali, ma c'è l'elemento degli over 60 non vaccinati ed è in quella direzione che dobbiamo andare per proteggere quelle persone scongiurando l'aggravio di carico sui ricoveri e sulle terapie intensive». Lo ha detto Fabio Ciciliano, membro del Comitato tecnico scientifico, in un'intervista televisiva. Quanto al green pass di cui si sta discutendo in seno al Governo e con le Regioni, Ciciliano ha affermato che «in tutti gli ambienti chiusi il rischio di circolazione del virus è molto più elevato e in questo senso si guarda non solo ai ristoranti ma a tutti i luoghi al chiuso. La decisione spetta alla politica, ma il green pass è un elemento di stimolo».
Le proposte delle Regioni. Il Comitato aveva proposto intanto la modifica dei parametri per l'assegnazione delle Regioni alla fascia colore per rischio di gravità, considerando sia il 5% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva sia il 10% dei letti nei ricoveri ordinari per il passaggio da fascia bianca a "gialla". Le Regioni hanno le loro proposte sul Green pass e chiedono che l'asticella per passare in "giallo" sia più alta. A spiegarlo è il presidente Massimo Fedriga dopo una seconda riunione sul tema della Conferenza delle Regioni. Che - dichiara Fedriga - «ha elaborato alcune proposte sull’uso del Green Pass in un’ottica positiva, ovvero per permettere la ripresa in sicurezza di attività fino a oggi non consentite o limitate. Ad esempio grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi. Inoltre abbiamo anche condiviso una proposta per la revisione degli indicatori delle zone di rischio, formulando l’ipotesi di portare, per la zona bianca, il limite massimo di occupazione dei posti letto in area medica al 30% e quello delle terapie intensive al 20%. Si tratta – conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni - di proposte che facciamo al Governo, in un’ottica di collaborazione istituzionale, anche alla luce dell’attuale contesto epidemiologico - caratterizzato da un aumento dell’incidenza ma da una bassa occupazione dei posti letto ospedalieri - e dalla progressione intensa della campagna vaccinale».
L'allerta è alta in Regioni come il Lazio, che pure se virtuosa dal punto di vista della campagna vaccinale assiste a un'impennata di contagi dopo i festeggiamenti per la vittoria dell'Italia agli Europei di calcio e si sta organizzando con camper vaccinali per raggiungere gli utenti più lontani o incerti. «Grazie a una collaborazione con i sindaci e a due camper la Regione Lazio sta invitando le sacche di popolazione anziana che non sono state ancora vaccinate - ha spiegato il presidente della Regione Nicola Zingaretti - anche se la percentuale di coperte dal siero è molto alta. L'aumento dei contagi nel Lazio conferma solo che il virus circola ancora e che l'unico strumento che abbiamo è il vaccino. E anche con le nuove regole avere sempre le responsabilità nei comportamenti individuali, anche perché questa variante delta è molto più contagiosa. La libertà di tornare a vivere,fare impresa e tornare a scuola dipende dal seguire le regole e dal vaccinarsi. Tutti dobbiamo dare il buon esempio, soprattutto chi ha responsabilità politica». Con 6,3 milioni di dosi somministrate il Lazio è la prima regione ad aver superato il numero di dosi somministrate rispetto agli abitanti residenti. Per raggiungere l’obiettivo dell’ immunità di gregge è indispensabile vaccinare le fasce di popolazione più giovani. E comunque - rilevano dalla regione - nella prima settimana di agosto nel Lazio il 70% popolazione adulta sarà vaccinata con doppia dose.


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