Dal governo

Rapporto Osmed-Aifa, spesa farmaci stabile a 30,5 mld nel 2020. Medicinali Covid a +8,5%. Il 67,6% della spesa per generici

di Red. San.

S
24 Esclusivo per Sanità24

La spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata nel 2020 di 30,5 miliardi, stabile rispetto all’anno precedente. La spesa pubblica, di 23,4 miliardi, ha rappresentato il 76,5% del totale e il 18,9% della spesa sanitaria pubblica e anch'essa è rimasta stabile rispetto al 2019 (-0,8%). È quanto rilevato nel rapporto Osmed sull'uso dei farmaci dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), presentato oggi. La Regione con la maggiore spesa lorda pro capite per i farmaci di classe A-Ssn è stata la Campania (197,3 euro pro capite), mentre il valore più basso è a Bolzano (114,4 euro), con una differenza del 72%. posizione identiche sui consumi: la Campania ha i livelli più alti (1.123,8 dosi/1000 abitanti al giorno), Bolzano i più bassi (708,4 DDD/1000 abitanti die).
Focus Covid. Tra i principali dati, il +23,6% di consumi del vaccino antinfluenzale grazie alla cresciuta adesione alla campagna vaccinale durante la pandemia e l'aumento dell'8,5% nel 2020 dell'uso di farmaci utilizzabili nell’ambito del trattamento del Covid-19, con 20,7 dosi per 1000 abitanti al giorno e con le eparine che rappresentano quasi la metà dei consumi e circa un terzo della spesa, seguite da corticosteroidi come il metilprednisolone e il desametasone. Per quanto riguarda l’aderenza e la persistenza al trattamento delle principali patologie croniche, non sono state evidenziate importanti differenze rispetto all’anno precedente «e ciò - sottolineano da Aifa - suggerisce la possibile efficacia degli strumenti messi in campo per contemperare la continuità terapeutica e il contenimento dei contagi da Covid-19».
I farmaci e i cittadini.
Nel 2020 poco più di 6 cittadini su 10 - rilevano da Aifa - hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci. È stata osservata una crescita della spesa pro capite e dei consumi con l’aumentare dell’età, in particolare la popolazione con più di 64 anni ha assorbito oltre il 60% della spesa e circa il 70% delle dosi. Le Regioni del Nord hanno registrato una prevalenza inferiore (59,6%) rispetto al Centro (64,8%) e al Sud Italia (65,8%). Nel 2020 la spesa per farmaci di classe C a carico del cittadino ha raggiunto i 5,7 miliardi circa, stabile rispetto al 2019; di questi il 57,8% (3,3 miliardi) è relativo a farmaci con ricetta e il 42,2% (2,4 miliardi) a farmaci di automedicazione (SOP e OTC), comprensivi di quelli erogati negli esercizi commerciali. Le benzodiazepine, contraccettivi e farmaci utilizzati nella disfunzione erettile si confermano le categorie a maggiore spesa. Considerando solo i farmaci di automedicazione, i primi principi attivi per spesa sono diclofenac, ibuprofene e paracetamolo.
I più consumati.
I farmaci cardiovascolari hanno rappresentato la classe terapeutica a maggiore spesa (49,05 euro pro capite) e consumo (484,7 DDD) nel canale della convenzionata, mentre i farmaci antineoplastici e immunomodulatori e i farmaci del sangue e organi emopoietici sono stati quelli rispettivamente a maggiore spesa (102,88 euro pro capite) e consumo (49 DDD) tra i prodotti farmaceutici acquistati direttamente dalle strutture pubbliche. In riduzione il consumo degli antibiotici rispetto al 2019 del 21,7%, che «potrebbe essere attribuito alla modifica dei modelli organizzativi (accesso agli ambulatori dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta, adozione della ricetta elettronica) e alla diffusione dei dispositivi di protezione individuale, che può aver ridotto la trasmissione delle infezioni batteriche».
Generici ed equivalenti. Nel 2020 i farmaci a brevetto scaduto hanno costituito il 67,6% della spesa e l’84,8% dei consumi in regime di assistenza convenzionata di classe A. La quota percentuale dei farmaci equivalenti, a esclusione di quelli che hanno goduto di copertura brevettuale, ha rappresentato il 20,5% della spesa e il 30,7% dei consumi. Per i biosimilari si confermano un aumento nel consumo delle specialità medicinali disponibili da più tempo e un trend positivo per i farmaci di più recente commercializzazione (anti TNF-alfa, bevacizumab, insuline fast acting, insuline long acting, rituximab e trastuzumab), sebbene sia rimasta una certa variabilità regionale per consumo e incidenza di spesa.


© RIPRODUZIONE RISERVATA