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Covid/ Vaccini: al via la somministrazione della terza dose ad anziani, Rsa e operatori sanitari

di Red.San.

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E' possibile procedere con la somministrazione di dosi “booster” di vaccino anti SARS-CoV-2/Covid-19 (come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario) in favore degli over 80 e del personale e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Rsa). Lo prevede una circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza, secondo cui "in un momento successivo, una dose booster potrà essere altresì offerta agli esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali, a partire dai soggetti di età ≥60 anni o con patologia concomitante tale da renderli vulnerabili a forme di Covid-19 grave o con elevato livello di esposizione all’infezione". "Diamo subito protezione - ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza - ai più fragili e a chi lavora nei presidi sanitari".

Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario (Comirnaty, Spikevax, Vaxzevria,Janssen), considerate le indicazioni fornite dalla commissione tecnico scientifica di AIFA, la circolare stabilisce che "sarà per ora possibile utilizzare come dose booster uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNAautorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna)".

La dose “booster” va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. In linea con quanto evidenziato dal CTS nel citato verbale, la strategia di somministrazione di una dose “booster” potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie.

"La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale - precisa il provvedimento - verrà invece decisa sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico".


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