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Covid/ Brusaferro-Rezza: la curva epidemiologica si stabilizza, Omicron prevalente in Italia

di Er.Di.

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"Dopo 12 settimane di crescita, vediamo un inizio di stabilizzazione della curva epidemiologica e un rallentamento dell'indice Rt rispetto alle settimane precedenti, pur nella difficoltà delle regioni a caricare tempestivamente i dati per l'elevato numero di nuovi casi". Lo afferma il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, commentando i dati del monitoraggio settimanale. Negli ultimi 7 giorni è iniziata anche "una decrescita dei contagi più marcata nella fascia 20-29 anni ma i casi rimangono in crescita nella fascia di età 0-9 anni". E questo, sottolinea Brusaferro, "ci ricorda l'importanza di vaccinare i bambini in questa fascia d'età".

Nella campagna di vaccinazione anti-Covid si osserva "una sempre maggior crescita delle persone che fanno la dose booster. In particolare gli over 80 hanno ormai raggiunto l'80%". In queste settimane cresce anche "il numero di persone che fa la prima dose. Negli over 80 siamo arrivati al 96,4%", di persone che "hanno almeno una dose". La fascia di età tra 20 e 29 anni, ha precisato, "ha superato il 92%" di persone con almeno una dose di vaccino anti Covid, "la fascia di età 12-19 anni ha superato l'83%. I bambini più piccoli, quelli tra 5 e 11 anni hanno superato il 25%". "Va segnalato che, a fronte di questi risultati positivi - ricorda il presidente Iss - c'è ancora una parte di popolazione, soprattutto nella fascia di età dai 30 ai 70 anni, e purtroppo anche più avanti negli anni, che non ha ancora iniziato la prima dose e per la quale, ovviamente, è fortemente raccomandata".

Dal canto suo il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, conferma che "continua a crescere ancora, anche se meno velocemente, il tasso di incidenza di casi di Covid-19che in Italia che raggiunge quota 2.011 casi per 100mila abitanti mentre per l'indice Rt si nota una tendenza alla diminuzione: ora siamo intorno all'1,3, sempre al di sopra all'unità". "Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva - aggiunge - è rispettivamente al 31,6% e al 17,3% quindi al di sopra della soglia critica".

Data l'estrema diffusione e contagiosità della variante Omicron, "ormai largamente prevalente in Italia, è bene continuare a mantenere comportamente ispirati alla prudenza e, soprattutto, completare le vaccinazioni con la dose di richiamo anche per evitare la congestione delle strutture ospedaliere".


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