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Ciciliano (Cts), i "colori" possono essere rivisti, epidemia in fase regressiva. Sulla scuola: Dad da ridurre al lumicino

di Radiocor Plus

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«Già in questo momento le fasce-colore sono diverse da quelle della prima fase pandemica, tra bianco e giallo cambia pochissimo per i vaccinati e in più si sono aggiunte la campagna vaccinale nazionale e la variante Omicron che impatta meno dal punto di vista clinico. È importante mantenere alta l'allerta e da questo punto di vista, benché la decisione sui colori abbinati al rischio sia di competenza politica, ritengo che l'assetto possa essere rivisto attualizzando quelle che sono le evidenze di questi momenti». Così a RaiNews24 Fabio Ciciliano, membro del Cts che in tarda mattinata si riunirà in vista del Consiglio dei ministri del pomeriggio in cui dovrebbero essere revisionate le regole di gestione della pandemia. «È vero che i numeri sono molto alti e che siamo ancora in una fase pandemica, ma l'ultimo monitoraggio della Cabina di regia ha evidenziato che dopo settimane l'indice di contagio Rt è al di sotto dell'unità e che in questo periodo cominciamo a registrare una fase di regressione dell'epidemia e non un avanzamento. Un dato oggettivo che va sottolineato», ha detto Ciciliano.
Poi, quanto alla scuola su cui si concentra buona parte del caos sulle regole, «ci è stato chiesto di rivedere l'intera gestione dei casi positivi a scuola e la loro gestione per il buon andamento della didattica nell'ottica della fruizione in presenza, riducendo al lumicino la didattica a distanza», ha affermato Ciciliano. «Le misure interessano i positivi ma anche i contatti stretti e i vaccinati e i guariti: l'obiettivo non è discriminare tra vaccinati e non, ma valutare quali sono gli immunizzati rispetto a quanti sono più esposti - ha precisato Ciciliano -. Le misure saranno modulate sulla base delle fasce di copertura dei diversi ordini scolastici sulla base anche delle fasce di età vaccinate. In particolare, per i bambini fino a 5 anni le vaccinazioni sono partite solo il 16 dicembre e inevitabilmente la copertura è inferiore rispetto a quanti frequentano le scuole medie e superiori. Di questo bisognerà inevitabilmente tenere conto. La riorganizzazione, in ogni caso, passa anche attraverso la semplificazione delle regole che oggi ci è consentita sia dalle ampie percentuali di vaccinati sia dalle caratteristiche della variante Omicron».


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