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Covid/ Aifa: 44.232 pazienti curati con monoclonali, le prescizione scendono del 16% in 7 giorni

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Di pari passo al calo dei nuovi contagiati e in concomitanza con l'arrivo delle cosiddette pillole anti-Covid, è in calo di circa il 16% il numero delle prescrizioni settimanali di anticorpi monoclonali: dal 27 gennaio al 2 febbraio sono state 2.659 a fronte delle 3.199 registrate tra il 20 e il 26 gennaio. Da marzo 2021 al 3 febbraio 2022, sono stati 44.232 i pazienti con Covid-19 iscritti nei registri di monitoraggio degli anticorpi monoclonali, farmaci indicati per persone con malattia lieve o moderata ma ad alto rischio di progressione severa. Salgono a 262 le strutture che, in Italia, prescrivono questi anticorpi, somministrati quasi sempre in day hospital tramite infusione. È quanto emerge dal 44/mo Report settimanale dell'Agenzia Italiana del farmaco (Aifa) sugli anticorpi monoclonali per il Covid-19.

Il Veneto resta in cima alla classifica del numero di richieste del farmaco fatte fino a oggi: 7.753 rispetto al totale nazionale di 44.232. A seguire, il Lazio con 6.530, Toscana con 4.334, Lombardia (3.302), Piemonte (2.977), Campania (2.865), Liguria (2.697), Emilia Romagna (2.531), Marche (2.300), Sicilia (2.168), Abruzzo (1.589), Puglia (1.504), Friuli Venezia Giulia (1.182). Sotto i mille: Calabria (572), Valle d'Aosta (511), Umbria (437), Sardegna (350), Basilicata (229), PA di Trento (190), Molise (115) e PA di Bolzano (96).

Nella settimana in esame, le Marche sono la regione che conta più richieste del farmaco rispetto al numero di nuovi positivi registrati: 247 su 33.594, pari allo 0,74%. Fino ad oggi, infine, la maggior parte dei pazienti (21.061) ha ricevuto la combinazione di monoclonali casirivimab-imdevimab, seguita dal mix bamlanivimab-etesevimab (17.199), sotrovimab (5.149) e bamlanivimab (823, non più disponibile in monoterapia da maggio 2021).


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