Dal governo

Covid/ Aifa, per vaccini 109 segnalazioni eventi avversi ogni 100mila dosi

di Radiocor Plus

S
24 Esclusivo per Sanità24

Sono 117.920 le segnalazioni di sospetto evento avverso post vaccinazione Covid inserite nella Rete nazionale di Farmacovigilanza - su un totale di 108.530.987 dosi di vaccino - con un tasso di segnalazione di 109 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate. A fare il punto è l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che oggi presenta il primo rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti Covid-19, con i dati e le informazioni di sicurezza e beneficio/rischio per il periodo dal 27 dicembre 2020, data di avvio della campagna vaccinale in Italia, al 26 dicembre 2021. Le segnalazioni riguardano soprattutto il siero Pfizer Comirnaty (68%), che è stato il più utilizzato e solo in minor misura Vaxzevria (19,8%) di AstraZeneca, a seguire Spikevax (10,8%) e il vaccino Janssen (1,4%). L’83,7% (in tutto 98.717) delle segnalazioni inserite è riferita a eventi non gravi, con un tasso di segnalazione pari a 91/100.000 dosi somministrate, e il 16,2% (19.055) a eventi avversi gravi, con un tasso di 17,6 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose e dal possibile ruolo causale della vaccinazione. Per tutti i vaccini gli eventi avversi più segnalati - rilevano da Aifa - sono stati febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Gli eventi riportati sono perlopiù non gravi e già risolti al momento della segnalazione. Fino a un 64% di effetti indesiderati - sottolinea ancora Aifa - è stato rilevato nel gruppo placebo degli studi clinici ed è riferibile al cosiddetto effetto nocebo. Il tasso di segnalazione dopo terza dose è di 21,7 segnalazioni ogni 100.000 somministrazioni, inferiore a quanto osservato per le dosi del ciclo primario.
La vaccinazione per Covid-19, rilevano ancora dall'Agenzia del farmaco - è indicata sia in gravidanza sia in allattamento e non emergono particolari problemi di sicurezza dai dati di farmacovigilanza e di studi ad hoc in questa popolazione. Né vi sarebbero evidenze che suggeriscano che i vaccini anti Covid possano influenzare negativamente la fertilità. Tra i bambini, gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono febbre, cefalea, stanchezza e vomito; il 69% delle reazioni nella popolazione pediatrica «si sono risolte completamente o erano in miglioramento al momento della segnalazione. Quanto ai tassi di segnalazione nella fascia d’età 5-11, l'ultima in ordine di tempo per cui è stato autorizzata la vaccinazione - sono preliminari e «al momento non emergono particolari problemi di sicurezza».


© RIPRODUZIONE RISERVATA