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Covid/ Speranza: dopo Pasqua si decide sulle mascherine, in autunno sull'estensione della quarta dose

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"La mia raccomandazione è avviare al più presto la vaccinazione con la quarta dose per le categorie indicate: over 80, residenti nelle Rsa e fragili di 60-79 anni. Poi in autunno valuteremo con i nostri scienziati se estendere il secondo booster anche ad altre categorie". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso di un evento di Rcs Academy Corriere della Sera aggiungendo che al momento "la circolazione virale resta molto alta".

"Il nostro auspicio - ha sottolineato - è che potremo avere a disposizione in autunno vaccini anti-Covid aggiornati anche alle nuove variantidi Sars-CoV-2. Valuteremo con le nostre autorità scientifiche se immaginare, a partire dall'autunno, richiami ulteriori per altre fasce di popolazione oltre a quelle per le quali in questi giorni è stata raccomandata la quarta dose".

Intanto la prossima decisione è attesa dopo Pasqua e riguarda l'uso delle mascherine. "Io penso che oggi le mascherine siano un presidio fondamentale", ha ribadito il ministro. Non a caso "sono ancora obbligatorie al chiuso e noi le raccomandiamo con forza in tutte le occasioni, anche all'aperto, dove ci sono possibilità di assembramenti". Quanto a quello che accadrà dal primo maggio in poi, "come sempre valuteremo l'evoluzione della curva epidemiologica. In questo momento - ha sottolineato Speranza - abbiamo 800 casi circa di Covid ogni 100mila abitanti alla settimana, e oltre un milione di persone nel nostro Paese sono positive a Sars-CoV-2. Quindi dobbiamo mantenere alto il livello d'attenzione".

Insomma la mascherina "in questo momento è essenziale - ha ripetuto il ministro - .Poi, dopo Pasqua, nell'ultima decade di aprile, faremo un'ulteriore valutazione con i nostri scienziati e decideremo. Ma in questo momento la mia raccomandazione molto forte è di usare la mascherina in tutte le occasioni in cui ci sono rischi di contagio, perché la circolazione virale è molto molto alta".

Speranza, infine, si è soffermato sul Pnrr e la guerra in Ucraina. "Il Pnrr è lo strumento fondamentale di oggi ma è la risposta alla pandemia - ha rilevato -: alla sfida ulteriore della guerra dobbiamo dare un'altra risposta forte sia a livello europeo che nazionale". Nell'attuale scenario "la questione sociale è fondamentale". La crescita dell'inflazione e il costo dell'energia "ci pongono la questione del potere di acquisto delle famiglie a cui dobbiamo dare una risposta a livello Ue e nazionale. E poi c'è il tema delle nostre imprese che, alla luce degli aumenti non possono trovarsi fuori mercato".


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