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Inps: sono 17,74 milioni le pensioni liquidate per un assegno medio di 1.203 euro (-2,8%)

di Claudio Testuzza

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24 Esclusivo per Sanità24

Due importanti studi relativi ai dati pensionistici del 2021 e la loro relazione sul primo trimestre del 2022 sono stati pubblicati recentemente dall’Inps e danno un quadro reale della situazione previdenziale degli iscritti all’Istituto previdenziale pubblico. Il primo studio relativo all’Osservatorio sulle pensioni erogate dall'INPS analizza i dati delle pensioni vigenti al 1° gennaio 2022 e liquidate nel 2021.
Lo scorso anno è stato erogato, sotto forma di trattamenti anticipati, il 34 % delle pensioni liquidate dall’Inps
Le pensioni vigenti al 1° gennaio 2022 e liquidate dall’Istituto nel 2021 sono 17.749.278, di cui 13.766.604 ( 77,6 % ) di natura previdenziale ( vecchiaia, invalidità e superstiti ) e le restanti 3.982.674 ( 22,4 % ) di natura assistenziale ( invalidità civili, indennità di accompagnamento, pensioni e assegni sociali ).
Sono 815.461 le pensioni liquidate dall’Inps con decorrenza 2021, in calo del 5,69 % rispetto a quelle liquidate con decorrenza 2020. Nel 2021 la spesa complessiva annua per le pensioni è stata pari a 218,6 miliardi di euro, di cui 195,4 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 23,2 miliardi da quelle assistenziali. Dal monitoraggio sui flussi pensionamento dell’Inps l’assegno medio nel 2021 è stato di 1.203 euro in calo rispetto ai 1.237 euro del 2020, circa il 2,% in meno.
Le pensioni di vecchiaia con decorrenza 2021 sono state 268.147 per 864 euro medi mentre quelle anticipate rispetto all’età di vecchiaia ( Quota 100, assegni raggiunti per anzianità contributiva ecc. ) sono state 278.358, oltre un terzo del totale, per 1.944 euro medi. Le pensioni, ai superstiti, che mostrano un evidente calo sono state 226.742, rispetto alle 253.654 con decorrenza 2020 ( - 10,61 % ) per 769 medi al mese mentre quelle di invalidità sono state 42.214 per 793 euro medi al mese.
Il 48,4% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati, delle quali quella di maggior rilievo ( 94,7 % ) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti ( FPLD ), che gestisce il 45,8 % del complesso delle pensioni erogate e il 58,7 % degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,2% delle pensioni, per un importo in pagamento del 24,3%, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni con un importo in pagamento pari al 10,6% del totale.
Nel 2021 si è registrata una generale riduzione delle pensioni liquidate nel comparto pubblico, che passano dalle 168.572 del 2020 a 146.343 nel 2021 ( -13,2 % circa ) con 2.007 euro di importo medio ( da 2.030 nel 2020 ). In questa gestione resta prevalente l’uscita con la pensione anticipata ( 86.256 assegni ) rispetto alla vecchiaia ( 26.017 trattamenti ).
L’area geografica che registra la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche al 1° gennaio 2022 è l’Italia settentrionale con il 47,85 %, al Centro viene erogato il 19,31 % delle pensioni mentre in Italia meridionale e nelle isole il 30,77 %; il restante 2,06 % ( 366.226 pensioni ) viene erogato a soggetti residenti all’estero.
Il secondo studio realizza il monitoraggio pensionistico confrontando i dati delle pensioni decorrenti nel 2021 e nel primo trimestre del 2022.
Il monitoraggio riguarda i trattamenti liquidati, fino al 2 aprile 2022, dalle seguenti gestioni: Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti ( FPLD ); coltivatori diretti, mezzadri e coloni; artigiani e commercianti; Gestione Dipendenti Pubblici ( GDP ); lavoratori parasubordinati; assegni sociali.
Nel primo trimestre 2022 si registra in tutte le gestioni un numero di pensioni di vecchiaia inferiore di circa il 20 % del corrispondente valore nel 2021. Anche il numero di pensioni anticipate risulta inferiore a quello del corrispondente periodo del 2021 in tutte le gestioni, ad eccezione del FPLD in cui tale numero aumenta di circa il 10%.
Dall'analisi degli indicatori statistici si osserva infine che:
•il rapporto tra le pensioni di invalidità e quelle di vecchiaia nel primo trimestre 2022 è pari al 13%, inferiore di 10 punti rispetto a quello registrato nel 2021;
•le pensioni anticipate, che nel 2021 arrivavano al 42% in più di quelle di vecchiaia per il totale delle gestioni, aumentano di 33 punti percentuali nel primo trimestre 2022 attestandosi al 75% in più rispetto a quelle di vecchiaia;
•la percentuale delle pensioni femminili su quelle maschili presenta nel primo trimestre 2022 un valore leggermente inferiore a quello del 2021;
•a livello territoriale il peso percentuale delle pensioni decorrenti erogate a residenti nel Nord Italia resta pressoché invariato: 48% nel 2021 contro il 50% nel primo trimestre 2022;
•le pensioni liquidate con "Opzione donna" decorrenti nel primo trimestre 2022 sono percentualmente in linea rispetto a quelle decorrenti nel 2021.


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