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Covid/ Speranza: pronti ad aumentare i posti letto, in autunno fasce più larghe per i richiami

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"Abbiamo i farmaci monoclonali e antivirali e il 90% della popolazione sopra i 12 anni è vaccinata con 2 dosi. Possiamo affrontare il futuro con maggior serenità ma il Covid resta qualcosa con cui fare i conti". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine dell'evento organizzato dalla Fiaso per i 30 anni dalla legge che ha introdotto le aziende sanitarie , rilanciando "l'appello, soprattutto ai più fragili, di fare il secondo richiamo e a tutte le persone di usare la mascherina in tutte le situazioni a rischio".

"Francia e Germania sono molto sopra i 100mila casi al giorno - ha aggiunto il ministro - e anche noi siamo in una fase di ripresa dei contagi anche se la percentuale di ricaduta sui nostri presidi sanitari, con cui bisognerà fare i conti, è più limitata rispetto al passato". Speranza ha ricordato che "i numeri attuali negli ospedali sono molto al di sotto del passato: siamo arrivati ad avere 4mila persone in terapia intensiva mentre in questo momento ne abbiamo circa 300". Ma è chiaro che ogni volta che la curva cresce, "gli ospedali si attrezzano per poter ricevere le persone".

Il ministro ha poi rilanciato "la campagna vaccinale in autunno in cui saranno allargate le fasce di età per la dose di richiamo".

Spazio anche alla crisi del pronto soccorso. "Negli ultimi giorni - ha detto Speranza - ho scritto al ministro del Lavoro Orlando chiedendo di lavorare perché il comparto dell'emergenza-urgenza, i nostri pronto soccorso in particolare possano essere considerati lavoro usurante. Dobbiamo dare dei segnali, abbiamo investito 90 mln di euro lo scorso anno per l’indennità di specialità. Dobbiamo fare uno sforzo in più per rendere merito ai medici e agli operatori dei pronto soccorso, un nodo essenziale del nostro servizio sanitario, che vive una particolare pressione".


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