Dal governo

Inail: al netto dei casi Covid nel 2021 aumentano infortuni (+20%) e decessi (+10%) sul lavoro

di Er.Di.

S
24 Esclusivo per Sanità24

Nel 2021 sono stati denunciati all’Inail poco più di 564mila infortuni sul lavoro, in calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente solo per la contrazione dei contagi professionali da Covid-19, che sono passati dai quasi 150mila del 2020ai circa 50mila del 2021. Lo rileva il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, in occasione della presentazione a Montecitorio della Relazione annuale 2021 sottolineando che le denunce di infortunio “tradizionale”, al netto dei casi da Covid-19, nel 2021 hanno invece registrato un aumento di circa il 20% rispetto al 2020.

Stesso trend per le denunce di infortunio con esito mortale, pari a 1.361 (-19,2%). "Anche in questo caso - rileva Inail - la contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dai circa 600 del 2020 ai circa 200 del 2021". Le denunce di infortuni mortali “tradizionali”, al contrario, sono aumentate di quasi il 10% rispetto al 2020. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, avvenuti “fuori dell’azienda” (57 casi sono ancora in istruttoria).

Bettoni: fondi Pnrr occasione imperdibile per sicurezza e modernizzazione
"La ripresa delle attività produttive dopo la pandemia deve proseguire in accordo con l’esigenza primaria di garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro", ha sottolineano Bettoni aggiungendo che "l’Inail è pronto a fare la sua parte, aumentando gli investimenti sulla sicurezza e avvalendosi dei progressi compiuti in questi anni dalla ricerca scientifica". “Per l’Italia – ha aggiunto – i fondi stanziati dall’Unione europea nell’ambito del programma Next Generation EU rappresentano un’occasione unica di sviluppo, investimenti e riforme" ma anche "un’opportunità imperdibile per rafforzare il processo di modernizzazione e semplificazione della pubblica amministrazione, per potenziare le infrastrutture e le filiere produttive, e per migliorare la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, puntando su formazione e cultura della sicurezza".

Secondo il presidente dell'Inal l’iniziativa più rilevante finalizzata all’obiettivo di garantire la centralità della sicurezza nella fase di ripresa indotta dal Pnrr riguarda "l’avvio di collaborazioni strutturate e permanenti con aziende o grandi gruppi industriali del Paese,impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano". Le opere pubbliche che dovranno essere realizzate nel campo delle infrastrutture e dell’ammodernamento dei processi produttivi, verso le nuove frontiere energetiche, tecnologiche e di sostenibilità sociale,"richiedono infatti di moltiplicare le azioni di prevenzione per un efficace contrasto del fenomeno infortunistico". "L’accordo pilota siglato lo scorso aprile dall’Inail con le Ferrovie dello Stato italiane - ha concluso Bettoni - che avranno un ruolo centrale nella realizzazione delle opere previste dal Pnrr con investimenti complessivi pari a circa 15 miliardi, è destinato a fare da apripista per ulteriori collaborazioni con altri grandi gruppi industriali, con l’obiettivo di “fare dei cantieri collegati al Recovery Plan il più grande laboratorio in Europa di innovazione e ricerca per la sicurezza”.

Orlando: inaccettabile il numero di vittime sul lavoro
Per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando "la presentazione del rapporto Inail rappresenta una occasione importante per riflettere sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sul numero inaccettabile di vittime sul lavoro che questo paese piange. Mi sia consentito qui di tributare il mio doveroso ricordo a chi ha perso la vita sul lavoro e il mio più sentito cordoglio alle rispettive famiglie". Secondo Orlando la priorità "è far crescere la cultura della sicurezza partendo dalla centralità della persona che lavora". Nel rafforzamento di questa strategia si inserisce lo sforzo impresso dal Mmnistero e dall’Inail verso un modello di prevenzione sempre più tarato sul “ciclo economico”, come si sta facendo con il programma di accordi con i gruppi industriali coinvolti nel Pnrr o con lo studio di clausole di gara che premiano le aziende che maggiormente investono in sicurezza e prevenzione, per utilizzare come volano la committenza pubblica nella stagione di ripresa degli investimenti.
In tale contesto si colloca anche l’ulteriore eccezionale sforzo impresso dal ministero per l’avvio del Sistema informativo nazionale per la prevenzione che, attraverso la condivisione delle banche dati dell’Inail, dell’Inl e dei sistemi ispettivi regionali permetterà di indirizzare con maggiore efficacia l’attività di vigilanza e di qualificare le imprese, attribuendo vantaggi premiali a quelle più virtuose in termini di sicurezza.

Nel 2021 erogate 7 milioni di prestazioni sanitarie
Nel 2021 l’Inail ha fornito circa 7 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per "prime cure" nei 120 ambulatori sono state oltre 523mila. Le prestazioni riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni sono state oltre 139mila. Il Centro Protesi che nel 2021 ha compiuto 60 anni ha erogato 6.352 prestazioni di assistenza protesica a favore di 4.390 persone: 2.826 infortunati sul lavoro e 1.564 tra assistiti del Servizio sanitario nazionale e privati .

"A settembre, con l’attivazione di 14 posti letto presso la filiale di Lamezia Terme e l’inaugurazione del nuovo punto di assistenza a Palermo - ha concluso Bettoni - è proseguito il piano di decentramento voluto dall’Inail per rispondere concretamente all’esigenza di prossimità territoriale".


© RIPRODUZIONE RISERVATA