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Covid/ Salute-Iss: l'incidenza scende a 243 ogni 100mila abitanti, Rt in lieve aumento a 0,81. Rezza: «Fare il secondo booster se indicato. Sieri adattati in arrivo»

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Scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 243 ogni 100mila abitanti nella settimana 26 agosto-1 settembre rispetto a 277 ogni 100mila abitanti della settimana precedente. Lo rileva il monitoraggio del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità che registra anche un lieve aumento dell'indice Rt a 0,81 (range 0,70-1,05), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (0,74).

"Il tasso di occupazione in terapia intensiva - sottolinea il report - è in calo al 2,1% al 1° settembre rispetto al 2,4% dei sette giorni precedenti e il tasso di occupazione in aree mediche in discesa al 7,7% (era al 9,4%)".

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (12% vs 13%).

L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è sotto la soglia epidemica: Rt=0.85 (0,82-0,89) al 23 agosto (era pari a 0.75 il 15 agosto scorso).

"Dodici Regioni - continua il monitoraggio - sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020, le restanti 9 Regioni e province autonome sono classificate a rischio basso. Nove Regioni/Province autonome riportano almeno una allerta di resilienza. Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza".

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente (12% vs 13%). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 45%), e in diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (40% vs 42%).

A fare il punto è il direttore della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza: «Dato che il virus comunque ha continuato a circolare anche durante l'estate - sottolinea poi Rezza - è sempre bene ispirarsi alla prudenza ma soprattutto per quanti non lo abbiano ancora fatto e che appartengono a categorie ad alto rischio, è bene effettuare la seconda dose di booster, tanto più che sono in arrivo i primi vaccini adattati alle varianti circolanti».


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