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Schillaci: provvisori i numeri sull'accesso alle facoltà di Medicina, possibile un ampliamento

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"Solo fino a due o tre anni fa venivano ammessi per ciascun anno tra gli 8mila e i 10mila studenti alla facoltà di Medicina. Eppure già dieci anni fa la Conferenza dei Presidi della Facoltà chiedeva insistentemente di portare a 12mila il numero di studenti che potevano accedere a Medicina". Per questo, il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo all'inaugurazione dell'Anno Accademico dell'Università Cattolica di Roma, ha detto di considerare "provvisori" i numeri resi pubblici con il decreto del 10 febbraio relativi all'accesso a Medicina, ritenendo "che si procederà a un ampliamento".

Nel decreto del ministro dell'Università i posti assegnati, al netto dei corsi in lingua inglese, sono 14.787 , in linea con quelli dello scorso anno (14.740).

"Oggi siamo impegnati a fronteggiare l'emergenza della carenza di medici - ha aggiunto il ministro -: una criticità che deriva da lontano, da una programmazione miope del numero di accessi alla Facoltà di Medicina, che non rispondeva alle reali esigenze del Paese" e che ha fatto perdere al Paese 10mila medici in 10 anni. Per trovare una soluzione in tempi rapidi, ha ricordato ancora il ministro, " è stato istituito presso il ministero dell'Università un Gruppo di lavoro che ha il compito di definire il fabbisogno dei medici e adeguare le capacità e l'offerta potenziale del sistema universitario". L'obiettivo "è valorizzare il nostro capitale umano e fermare un esodo che non possiamo più permetterci: per questo dobbiamo offrire ai giovani la possibilità di realizzare le loro aspirazioni".

Nell'agenda del ministro, inoltre, figurano anche i Drg, i rimborsi per le prestazioni sanitarie effettuate in regime pubblico e privato convenzionato, "che sono stati ideati molti anni fa e vanno rivisti: la medicina è cambiata e, oltre ad un problema economico, c'è anche quello di appropriatezza rispetto a quello che si fa nelle strutture sanitarie italiane. Quindi, appena possibile, abbiamo in agenda anche questo tema".

Il ministro ha anche ricordato il ruolo del Policlinico Gemelli "che coniuga qualità delle cure e inclusività, con efficienza e alto livello delle cure, ottenendo riconoscimenti importanti anche a livello internazionale. Un connubio che va salvaguardato e valorizzato".

Dal canto suo il rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, nel suo discorso inaugurale dell'anno accademico ha sottolineato il progetto culturale e ideale del policlinico Gemelli Irccs " la cui missione è quella di mettere scienza e assistenza a disposizione di tutti, offrendo un servizio autenticamente pubblico, che purtroppo non di rado viene fraintesa in ragione di una riduttiva e formalistica rappresentazione del Gemelli come 'erogatore privato' di prestazioni sanitarie: una descrizione che tradisce la nostra identità e il nostro concreto operare e ci accomuna indebitamente a soggetti che si muovono in una logica profit, pienamente legittima, ma che non ci appartiene. Noi siamo un'istituzione di servizio: al servizio della scienza e della persona". Secondo il rettore il tempo è maturo "e spero anche propizio per una riflessione più profonda e strutturale sulle caratteristiche di un policlinico universitario come questo". "L'apertura dell'anno accademico - ha osservato il rettore - è un momento che guarda al futuro e in sé esprime, ma anche esige, un'attitudine di fiducia e determinazione di fronte alle difficoltà del presente e alle inevitabili preoccupazioni per il domani. Non voglio trattenermi, in questa occasione, sulla severità dell'impegno di assicurare l'attività di un ospedale al servizio del pubblico, aperto a tutti, che non seleziona i casi a seconda della loro convenienza economica e che anzi, consapevolmente, si fa spesso carico di prestazioni non remunerative pur di rispondere ai bisogni dei pazienti". "Ma una realtà come la nostra, capace di 100mila ricoveri l'anno, di un milione di prestazioni ambulatoriali, di professare la scienza e offrire cure avanzate, di attirare scienziati e clinici di valore da tutta l'Italia e da tutto il mondo, che mettono le loro capacità a disposizione di questo territorio - ha rimarcato Anelli - non può essere data per scontata, o affidata soltanto alle capacità del management, alla dedizione del personale e al rilevante sostegno economico che l'ateneo tuttora assicura".


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