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Violenza sulle donne, le Regioni "vistano" la proposta Ue ma chiedono più comunicazione e formazione. Fedriga: «Serve un'azione congiunta delle Istituzioni»

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24 Esclusivo per Sanità24

«Le Regioni sono in prima linea nella battaglia culturale che dobbiamo far tutti propria della violenza contro le donne. Solo così possiamo sconfiggerla». Così il presidente Massimiliano Fedriga ha commentato l'approvazione in Conferenza delle Regioni di un documento con le osservazioni sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio Ue sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. «Le Regioni - ha spiegato - esprimono una valutazione positiva con particolare riferimento alle finalità e agli obiettivi, ma riteniamo importante anche investire di più nelle campagne di comunicazione, dalla sensibilizzazione alla formazione dei professionisti coinvolti. L’aumento dei femminicidi è un fallimento collettivo. Non possiamo considerarci una società moderna e civile se prevale ancora l’uso della forza e la logica della prevaricazione. Il maltrattamento delle donne è una vigliaccheria. E’ un sintomo grave di arretramento culturale e di degrado umano. Le Regioni lavorano ogni giorno per proteggere le donne vittime di violenza, assicurando la loro presa in carico attraverso i centri antiviolenza e le case rifugio presenti sui territori. È fondamentale l’azione congiunta e coesa di tutte le Istituzioni per combattere un fenomeno che non riusciamo ancora ad arginare nell’Unione europea».


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