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La proposta Ispe: livelli essenziali anticorruzione e 6 azioni decisive

Una "Scuola di integrità", ma anche uno studio analitico sull'applicazione della legge Severino, proposte normative, sensibilizzazione e persino una Giornata nazionale anticorruzione . Sono alcune delle sei azioni proposte dall'Istituto per la promozione dell'etica in Sanità (Ispe) che oggi ha presentato a Roma i "Livelli essenziali anticorruzione", un programma per rendere sistematica la lotta al fenomeno corruttivo nel settore attraverso un "Calendario dell'integrità 2015-2016", che raccoglie le diverse iniziative.

Il piano di azione è stato messo a punto dall'Ispe d'intesa con le principali organizzazioni di cittadini, centri di ricerca e istituzioni. E punta a concretizzare le indicazioni del Libro bianco sulla corruption in Sanità pubblicato nell'aprile 2014, Rapporto che quantifica in 6 miliardi il costo annuo della corruzione nel settore. L'obiettivo è creare nella comunità, nei professionisti del mondo sanitario e nelle istituzioni una rinnovata cultura della legalità che possa integrare e sostenere nei gesti quotidiani quei principi etici di integrità, trasparenza e responsabilità, a difesa dei quali il
Parlamento è impegnato sul fronte legislativo.
Il piano dei Livelli essenziali anticorruzione, illustrati dal presidente Ispe Francesco Macchia, agisce su sei leve di intervento: formazione, ricerca, advocacy, confronto scientifico, interventi sul campo e sensibilizzazione pubblica. Sul piano della formazione è stata messa a punto la Scuola di integrità per operatori del settore sanitario, che mira a fornire a figure apicali, medici e dirigenti elementi teorici e pratici essenziali per realizzare un concreto impegno contro la corruzione. Nel 2014 è stata già condotta con successo un'esperienza pilota. Sul fronte della ricerca è in partenza
lo studio analitico, in collaborazione con aziende sanitarie locali e ospedaliere, delle modalità di applicazione in sanità della legge anticorruzione 190 del 2012, la legge Severino.

Continuerà poi l'attività di advocacy nei confronti delle istituzioni, attraverso la presentazione sulla piattaforma www.change.org di tre proposte normative: esclusione a vita da ogni ruolo pubblico in sanità per i condannati per reati di corruzione; introduzione in sanità degli "agenti provocatori" per la verifica dell'integrità del management della pubblica amministrazione sanitaria; confisca per equivalente ai corrotti in sanità e conseguente reimpiego dei fondi a tutela di chi denuncia in sanità.
Il confronto scientifico sul tema troverà invece spazio nella terza edizione dell'assise sull'etica di sanità pubblica che si terrà a fine giugno. Per quanto riguarda l'attività sul campo, l'Ispe si offrirà come partner di regioni ed aziende sanitarie. Previste poi iniziative di sensibilizzazione. E in quest'ottica il 17 febbraio prossimo, in partnership con Transparency International Italia, sarà organizzata la prima Giornata nazionale anticorruzione in sanità. «La data è stata scelta - spiega Macchia - perché rappresenta l'avvio della stagione di Mani Pulite, innescata proprio da una tangente sanitaria: era il 17 febbraio 1992 quando fu arrestato Mario Chiesa - allora presidente del Pio Albergo Trivulzio, ente convenzionato con ilServizio sanitario lombardo - mentre intascava una mazzetta per pilotare una gara per l'appalto dei servizi di pulizia».