Europa e mondo

Via libera Ue allo split payment fino al 2017. Primo passo verso il sì definitivo

di Roberto Caselli

Dopo il “no” al meccanismo del “reverse charge” (inversione del pagamento dell'Iva) nella grande distribuzione è arrivato, il 12 giugno, da parte della portavoce degli affari fiscali della Ue, un segnale positivo, in attesa della definitiva approvazione da parte dell'Ecofin, per il meccanismo dello split payment, (scissione dei pagamenti) nelle pubbliche amministrazioni. È stato confermato inoltre dalla stessa portavoce, che l'efficacia del provvedimento sarà a termine e che quindi potrà essere applicato per tutto il 2017 e non oltre.

Si tratta del provvedimento varato dal Governo con la legge di stabilità 2015, già in vigore dal 1° gennaio di quest'anno, che prevede che l’Iva venga versata direttamente dalle pubbliche amministrazioni (comprese naturalmente le aziende del Ssn), anziché dai loro fornitori di beni e di servizi.

Questo, benché provvisorio, benestare non era scontato, considerata la forte opposizione allo split payment da parte delle imprese, in particolare di quelle edili, che lamentano forti ritardi da parte dello Stato per i rimborsi Iva, a fronte dei crediti originati dal meccanismo, che già nel primo quadrimestre del 2015 ha fatto migliorare il gettito dell'imposta.
Per lo Stato comunque il primo obiettivo è quello di combattere le frodi, purtroppo molto diffuse nei rapporti di alcune imprese con le pubbliche amministrazioni.


© RIPRODUZIONE RISERVATA