Europa e mondo

Osservatorio Droga: le rotte scoprono nuovi business, il mercato Ue vale 24 mld di euro. Ecco i nuovi dati

di Donata Marrazzo

Anteprima. La filiera della droga in Europa si ramifica e si rafforza. Globalizzazione e nuove tecnologie ampliano il mercato: alle rotte tradizionali si aggiungono gli spazi on line in cui è possibile navigare sotto anonimato, usando cripto-valute. Si affermano nuovi modelli di business, più redditizi, che si sovrappongono e si sommano ad altre attività illecite (traffico d'armi e di immigrati, ad esempio). A volte il mercato interferisce e assorbe anche attività legali: secondo il report dell'Osservatorio europeo sulle droghe di Lisbona, sviluppato il collaborazione con Europol, i cittadini dell'Unione spendono oltre 24 miliardi di euro l' anno per l'acquisto di sostanze stupefacenti. Un giro d'affari che rappresenta un quinto dei proventi della criminalità organizzata. Si stima che la metà del denaro venga riciclato.

IL LINK AL REPORT

Droghe e criminalità
Il rapporto, presentato a Bruxelles da Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per immigrazione, affari interni e cittadinanza, analizza l'impatto della droga sulla società (quartieri e relazioni umane più violente), l'ambiente (rischi per lo smaltimento di rifiuti chimici) e l'economia. Nuovi contesti geografici e nuovi consumi, e nel dettaglio la diffusione delle diverse sostanze. Un'analisi approfondita del fenomeno per affinare politiche di contrasto, monitoraggio, sorveglianza e strategie internazionali.

«Oggi i trafficanti utilizzano le nuove tecnologie e internet - spiega Avramopoulos - e sfruttano la crescita del commercio mondiale e delle infrastrutture commerciali per esercitare le loro attività criminali attraverso i confini internazionali. L'instabilità delle regioni confinanti con l'Unione europea potrebbe avere potenzialmente effetti duraturi sulla diffusione della droga in Europa».

Cannabis, la più diffusa
La cannabis è la sostanza più diffusa: rappresenta il 38% del mercato e vale più di 9,3 miliardi di euro all'anno. Circa 22 milioni di adulti nell'Ue l'hanno utilizzata nell'ultimo anno e l'1% degli adulti dichiara di usarla quotidianamente. Aumentano le coltivazioni in Europa (anche quelle casalinghe) e raddoppia la potenza dell'effetto. La resina arriva dal Marocco: l'instabilità politica nelle zone del Nord Africa e dell'Est Europeo favoriscono l'esportazione.

Quasi 7 miliardi il mercato dell'eroina
Al secondo posto per volume d'affari il mercato dell' eroina: raggiunge i 6,8 miliardi di euro all'anno (28% del mercato). Provoca ancora un'alta percentuale di decessi. La produzione si svolge prevalentemente in Afghanistan. Le tecniche, i luoghi, le rotte del traffico (Africa, Caucaso meridionale, Siria, Iraq) e il modus operandi delle organizzazioni sono sempre più flessibili e dinamiche, come dimostra l'aumento dei sequestri. I Balcani costituiscono un corridoio chiave per l'ingresso dello stupefacente in Europa.

Cocaina, in volo o via mare dal Sudamerica all'Europa
Il business della cocaina è di 5,7 miliardi di euro all'anno (24%). Non è calcolabile con esattezza la quantità di sostanza prodotta nel mondo (almeno 700 tonnellate all'anno). Ma di certo il suo trasporto da Colombia, Brasile e Venezuela nel vecchio continente avviene via mare o aerea. La criminalità sudamericana e italiana organizza il traffico con la collaborazione di gruppi olandesi, inglesi, spagnoli e, di recente, anche nigeriani. Cambiano di continuo i metodi di occultamento della sostanza.

Salute e ambiente a rischio con le droghe sintetiche
Il mercato delle droghe sintetiche, anfetamine, metanfetamine ed ecstasy, supera complessivamente i 2,2 miliardi di euro. Paesi Bassi e Belgio sono i principali centri di produzione di ecstasy e anfetamine. La metanfetamina viene invece lavorata nella Repubblica Ceca. Un'attività che genera danni alla salute (rischi di impurità nocive o sottoprodotti) ma anche all'ambiente per lo smaltimento di rifiuti tossici.

Nps, facile trovarle on line
Un gran numero di nuove sostanze psicoattive (Nps) viene venduto come sostituto “legale” di droghe illecite, prodotti chimici di ricerca o integratori alimentari, spesso venduti on line. Cento sono stati segnalati per la prima volta nel 2015: oggi l'Ue ne sta monitorando oltre 560. Facile aggirare i controlli. Il rischio maggiore sono le epidemie di avvelenamenti di massa, di virus diffusi per via ematica e le infezioni batteriche.

Azioni comuni per la sicurezza dell'Ue
Come ridurre l'offerta della droga con azioni operative congiunte e politiche mirate? «Quello della droga rimane uno dei più grandi e dei più innovativi mercati criminali d'Europa - avverte Rob Wainwright, direttore di Europol - Diventa sempre più complesso, si intreccia con le altre forme di criminalità, persino con il terrorismo, e rappresenta una minaccia per la sicurezza. La cooperazione transfrontaliera delle forze di polizia è essenziale per ridurne la portata e l'impatto». La natura dinamica del mercato, il cambiamento delle rotte, le nuove tecnologie, impongono dunque interventi forti per interrompere il traffico illecito, smantellare le organizzazioni criminali, migliorare il sistema della giustizia penale, assumere decisioni politiche, condividere le informazioni. Per questo l'Ue sostiene le azioni comuni degli stati membri: la produzione e il traffico di sostanze stupefacenti genera profitto e potere, minando la sicurezza interna dell'Europa.


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