Europa e mondo

Covid/ Oms Europa: casi in aumento del 10% dopo due mesi di calo dei contagi

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Nuova ondata di contagi in Europa, dove dopo oltre due mesi di calo, nell'ultima settimana i casi positivi tornano ad aumentare del 10%. L'allarme arriva dal direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, Hans Kluge, che ha parlato di una "nuova ondata nella regione europea che deve continuare ad essere disciplinata nei comportamenti e nella prevenzione". Sotto accusa è la variante Delta, ma anche un aumento dei contatti, dei viaggi e l'allentamento delle restrizioni. Analizzando i vari Paesi, l'Oms cita il caso del Portogallo, che ha registrato ieri il numero più alto di contagi in un giorno da febbraio, e la Spagna che ha registrato un forte aumento dei contagi tra i ventenni e tra gli adolescenti. In Russia è record di decessi per complicanze riconducibili al Covid-19: oggi ha riportato 672 morti nelle ultime 24 ore, con infezioni in aumento. Bassi restano invece i casi in Germania, dove nelle ultime 24 ore sono stati segnalati 892 casi. Va peggio nel Regno Unito, dove ieri sono stati confermati 26.068 nuovi casi, la cifra più alta dal 29 gennaio.

"Questo sviluppo - ha sottolineato il direttore di Oms Europa - arriva nell'ambito di una situazione in rapida evoluzione con la variante Delta che preoccupa e in un'area nella quale, nonostante i notevoli sforzi degli Stati membri, milioni di persone non sono ancora vaccinate". La settimana scorsa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell'Unione europea. La preoccupazione dell'Agenzia dell'Onu è che non tutta la popolazione europea sarà completamente vaccinata per quella data. "Il 63% sta ancora aspettando la prima dose e le restrizioni saranno sempre meno, mentre aumenteranno viaggi e assembramenti".


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