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Covid/ Cavaleri (Ema): terza dose vaccini mRna per gravi deficit immunitari

di Barbara Gobbi

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La terza dose dei vaccini Covid a mRna prodotti da Pfizer e Moderna può essere data alle persone con sistema immunitario molto compromesso almeno 28 giorni dopo l'ultima somministrazione, mentre per la dose booster al momento la somministrazione è prevista ad almeno sei mesi di distanza e solo per il vaccino Comirnaty di Pfizer. A spiegarlo è Marco Cavaleri, responsabile della task force per i vaccini e le terapie Covid-19 dell'Ema sulla base delle indicazioni del Comitato per la sicurezza Chmp.

«La raccomandazione Ema sulla terza dose al momento si basa solo su studi relativi a persone che hanno subito un trapianto - ha detto Cavaleri in una conferenza organizzata dall'Agenzia -. Anche se le evidenze scientifiche non sono consolidate, ci si aspetta che la somministrazione di una terza dose aumenti la protezioni immunitaria almeno in parte dei pazienti». Intanto Ema continuerà a monitorare i nuovi dati.

«Discorso diverso vale per il "booster" nella popolazione generale - ha detto Cavaleri -: il Chmp ha valutato come sicura e in grado di aumentare la risposta immunitaria la somministrazione di Comirnaty dopo almeno 6 mesi in persone tra 18 e 65 anni, in ogni caso al momento non può essere data nessuna raccomandazione definitiva rispetto a quando e a chi vada data la dose booster. Miocarditi e pericarditi - ha ricordato Cavaleri - sono le principali preoccupazioni riguardo l'uso dei vaccini a mRna specialmente dopo la seconda dose e al momento non si dispone di dati sufficienti rispetto alla terza dose».

Ema sta poi valutando l'application di Moderna per la dose booster del vaccino Spikevax, dai 12 anni in su e dopo almeno 6 mesi dalla seconda iniezione. In ogni caso Cavaleri ha ricordato che «al momento le due dosi di vaccino offrono una buona protezione rispetto alle forme severe di malattia e di morte per Covid-19. I dati sono costantemente aggiornati sulla base delle informazioni inviate dagli Stati membri, ma implementare e completare le campagne di vaccinazione è la priorità in tutti i Paesi».

Quanto ai farmaci, «Ema ha avviato - ha ricordato Cavaleri - la valutazione dell'anticorpo monoclonale Regkirona e siamo costantemente al lavoro per approvare terapie entro la fine di quest'anno. Sono in fase di revisione continua tre anticorpi monoclonali e tre agenti immunomodulanti e per almeno alcuni di questi il Chmp dovrebbe esprimersi nelle prossime settimane».


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