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Covid/ L'Unione europea raccomanda la quarta dose per gli over 60. Speranza: "Partiamo immediatamente"

di Radiocor Plus

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La Commissione e le agenzie sanitarie dell'Unione Europea - il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e l'Agenzia europea per i medicinali (Ema) hanno raccomandato una seconda dose di richiamo dei vaccini contro il Covid-19 per tutti gli over 60, aggiornando l'indicazione alla "quarta dose" chi fino a oggi aveva riguardato gli ultra 80enni. Una decisione che fa seguito all'attuale forte recrudescenza dei casi. «Chiedo agli Stati membri di offrire immediatamente un secondo richiamo a tutti gli over 60 e alle persone vulnerabili e invito tutte le persone idonee a farsi avanti per la vaccinazione», ha affermato il commissario europeo per la Salute Stella Kyriakides in un comunicato congiunto del Centro europeo per Prevenzione e controllo delle malattie e dell'Agenzia europea per i medicinali.

L'Italia raccoglie subito l'appello. “La campagna vaccinale partirà immediatamente - ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a margine del Congresso nazionale Uil a Roma -. Già nelle prossime ore saranno pubblicate la circolare e le indicazioni a tutte le Regioni per procedere con la quarta dose. Partiremo nei prossimi giorni”.

"L’apertura della somministrazione della quarta dose del vaccino anti Covid anche alle persone sopra i 60 anni ci aiuterà a tutelare i più fragili e a mettere in sicurezza gli ospedali", ha spiegato dal canto suo il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore, sottolineando che "le aziende sanitarie e ospedaliere sono pronte a riprendere con vigore la campagna vaccinale per gli over 60 che rappresentano i soggetti più a rischio e a continuare con la somministrazione del booster ai fragili".

A oggi, infatti, solo poco meno di un terzo dei soggetti estremamente vulnerabili ha ricevuto la quarta dose: una percentuale bassissima per chi, di fronte a varianti a elevata contagiosità, è ad alto rischio infezione e ospedalizzazione. "La quasi totalità di ricoverati in terapia intensiva nei nostri ospedali sentinella - ha aggiunto Migliore - è, infatti, composta da pazienti affetti da altre patologie".

Tra i soggetti a rischio, oltre ai fragili, secondo il presidente Fiaso vanno aggiunti coloro che hanno più di 50 anni, senza storia di infezione o non vaccinati, o che non hanno fatto la terza dose o addirittura neanche la seconda, oppure hanno completato il ciclo da oltre sei mesi. Se nel 2021 erano circa 23 milioni gli italiani non vaccinati nell'estate del 2022 la platea che accomuna non vaccinati e vaccinati con ultima dose da più di 6 mesi è fatta di 30 milioni di persone, di cui 16 milioni con più di 50 anni e quindi a maggiore rischio di complicanza.

" Nonostante il periodo più buio sia stato superato - ha aggiunto Migliore - è necessario sottolineare che oggi il nostro sistema sanitario è nuovamente esposto ad una significativa condizione di rischio, da un lato dovuta alla notevole circolazione virale, alla riduzione delle misure di prevenzione dei contagi, alla riconversione a no-Covid dei reparti e allo smantellamento delle strutture d’emergenza, ma anche e soprattutto alla elevatissima percentuale di soggetti a rischio. Bene dunque la somministrazione della quarta dose anche agli ultra60enni".




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