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Covid/ Ecdc: con le nuove varianti contagi e decessi aumenteranno, subito la quarta dose agli over 60

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"Attualmente, non ci sono prove di una maggiore gravità della malattia causata da BA.4 e BA.5 rispetto ai COV BA.1 e BA.2, ma l'aumento della trasmissione tra i gruppi di età più avanzata sta iniziando a provocare una malattia grave". Lo afferma in una nota il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sottolineando che "al 10 luglio 2022, 12 paesi hanno segnalato una tendenza all'aumento dei ricoveri/occupazioni in ospedale o in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente". Secondo il Centro sebbene i tassi di mortalità nell'Ue "siano rimasti stabili nelle ultime cinque settimane, i modelli epidemiologici condotti dall'Ecdc indicano che aumenteranno sia i contagi che i decessi".

Dal 26 giugno 2022, tuttvavia, segnala l'Ecdc i tassi di notifica dei casi di Covid-19 nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo (Ue/See) rimangono elevati e sono in aumento nelle ultime 5 settimane. I tassi tra le persone di età pari o superiore a 65 anni sono aumentati in 23 dei 27 paesi dichiaranti. "Sebbene questi aumenti siano ancora relativamente recenti - sottolinea Ecdc - segnalano l'inizio di un'ondata diffusa guidata dalle varianti di interesse (VOC) BA.4 e BA.5 con una malattia grave tra i gruppi di età più avanzata".

"Le infezioni sono di nuovo in aumento in tutta l'Ue - conferma dal canto suo Stella Kyriakides, Commissario per la Salute e la sicurezza alimentare - e con questo aumento stiamo anche assistendo a un aumento dei casi gravi, dei ricoveri ospedalieri, dell'occupazione in terapia intensiva e della mortalità. Dobbiamo agire ora per affrontare questo problema e intensificare le azioni per aumentare la protezione anche in previsione di ulteriori ondate autunnali e invernali". Secondo il commissario "la vaccinazione rimane la nostra protezione più efficace contro ospedalizzazione, malattie gravi e morte". "Ribadisco ancora una volta il mio invito - aggiunge - di completare la vaccinazione con tutte le dosi raccomandate, compresi i primi booster per tutti e i secondi booster per i 60 anni o più e i pazienti fragili".

D'altro canto, secondo l'Ecdc, le persone di età superiore ai 60 anni e con comorbilità sottostanti rimangono a maggior rischio di malattia grave e i modelli matematici "suggeriscono chiari vantaggi di un secondo booster per proteggere le persone di età superiore ai 60 anni". "Pertanto - sottolinea il direttore dell'Ecdc, Andrea Ammon -l'introduzione anticipata del secondo richiamo dovrebbe essere presa in considerazione non solo per la popolazione di età pari o superiore a 80 anni, ma anche per gli adulti di età compresa tra 60 e 79 anni e gli individui con patologie pregresse indipendentemente dall'età per prevenire malattie gravi e salvaguardare il sistema sanitario da un'ondata di ricoveri".


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