Imprese e mercato

Brindisi: l'Asl taglia la spesa che sfonda, cioè l'ospedaliera

di filodiretto di Federfarma

Cane che morde uomo non fa più notizia, dice l'adagio. Allo stesso modo, non fa più notizia – almeno per i titolari – l'Asl che per ridurre la spesa farmaceutica prende ad accettate soltanto convenzionata e farmacie. Il copione è noto, lo hanno replicato troppe volte. In Puglia e più precisamente a Brindisi, però, c'è un'azienda sanitaria che ha deciso di fare la mosca bianca. Perché – a quanto pare – si è messa in testa di tagliare la spesa farmaceutica là dove effettivamente sfonda, quindi sull'ospedaliera anziché sulla convenzionata. E questa è certamente una notizia.

Gli interventi sono stati messi a punto e presentati alla stampa nei giorni scorsi. E partono dalla constatazione che gli ultimi dati dell'Aifa, relativi al primo bimestre 2015, danno la Puglia al secondo posto (dopo la Toscana) nella classifica delle Regioni con la spesa ospedaliera più alta. Per invertire la tendenza però l'Asl brindisina non intende armarsi di accetta e cesoie, ma lavorare innanzitutto con il buonsenso. Verrà standardizzato il «sistema di carichi e scarichi delle farmacie ospedaliere», si cercherà di ridurre i prezzi di acquisto dei farmaci («in particolare quelli ad alto costo»), saranno monitorati costantemente «i consumi di reparto» attraverso l'integrazione nelle cartelle cliniche di una scheda di registrazione.

In un secondo tempo, la lente dell'Asl si concentrerà sulle ricette per principio attivo e sui consumi per singola Unità operativa. «Con un piano di razionalizzazione finalizzato al corretto uso dei farmaci» si legge nel comunicato dell'Azienda «sarà possibile raggiungere la consapevolezza che la spesa farmaceutica complessiva può essere razionalmente organizzata e messa sotto controllo, per una certezza operativa e una più efficace offerta sanitaria».

Sempre nello stesso spirito, infine, l'Asl provvederà a ricostituire la Commissione per l'appropriatezza delle ricette ospedaliere e a insediare una “task force” con il compito di studiare i flussi di prescrizione e somministrazione dei medicinali. L'obiettivo? Evidente: sottoporre la spesa ospedaliera alla stessa governance che nella spesa convenzionata è assicurata dalle farmacie del territorio. E anche questa è una notizia.


© RIPRODUZIONE RISERVATA