Imprese e mercato

#lasalutenonsitaglia, Assobiomedica, Ipasvi e 17 associazioni lanciano il manifesto per un Ssn moderno, equo, sostenibile e universale

Mentre alla Camera si discute la fiducia sul dl Enti locali, Assobiomedica, numerose società scientifiche, associazioni dei pazienti e la Federazione dei collegi degli infermieri (Ipasvi) - in tutto 19 sigle - hanno pubblicato un avviso a pagamento sui media e lanciano insieme all’hashtag twitter #lasalutenonsitaglia.

Le associazioni - in campo dopo i tagli e le misure per razionalizzare la spesa, fissate dal Dl enti locali, che domani sarà al voto in Parlamento - ricordano innanzitutto l'articolo 32 della Costituzione: la «Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto...e garantisce cure gratuite agli indigenti». E spiegano quali sono i rischi per i cittadini e per la sanità con i tagli che si stanno decidendo: «Si va incontro a una divisione netta tra sanità di serie A, accessibile solo ai cittadini che possono permettersi di pagare le cure, e di serie B, per chi non ha possibilità economiche». E ancora, «è sempre più difficile garantire negli ospedali tecnologie mediche innovative che consentano diagnosi migliori; è a rischio la qualità della manutenzione delle apparecchiature sanitarie; è sempre più limitata la crescita professionale». Il Ssn «è un valore per tutti gli italiani - ricordano i promotori dell'avviso richiamandosi ai principi del manifesto “Un Ssn moderno, equo, sostenibile e universale” - Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: medici, infermieri, professionisti sanitari, pazienti, Istituzioni, industria. La sostenibilità del Ssn si realizza attraverso il miglioramento dell'efficienza e la sua valorizzazione, non con i tagli lineari. Un sistema sanitario moderno non può in alcun modo prescindere dall'impiego appropriato di innovazioni di processo e prodotto. Il Ssn deve garantire lo stesso livello di possibilità e qualità di cura a tutti i cittadini in Italia». Le associazioni «offrono il massimo del proprio impegno e collaborazione affinché si individuino misure di reale miglioramento dell'efficienza e razionalizzazione».

Hanno aderito alla lettera aperta Assobiomedica, Aiac (Associazione italiana aritmologia e cardiostimolazione), Aiic (Associazione italiana ingegneri clinici), Aios (Associazione italiana operatori sanitari addetti alla sterilizzazione), Aioss (Associazione italiana operatori sanitari di stomaterapia), Aislec (Associazione infermieristica per lo studio delle lesioni cutanee), Aiuc (Associazione italiana ulcere cutanee), Cic (Collegio italiano dei chirurghi), Fais (Federazione associazione incontinenti e stomizzati), Fic (Fondazione italiana continenza), Fism (Federazione delle società medico-scientifiche italiane), Fismelab (Federazione delle società scientifiche italiane nel settore della medicina di laboratorio), Gise (Società italiana di cardiologia invasiva), Ipasvi (Federazione nazionale Collegi infermieri), Siaarti (Società italiana anestesia analgesia rianimazione e terapia intensiva), Sic (Società italiana chirurgia), Sicve (Società italiana di chirurgia vascolare ed endovascolare), Sin (Società italiana di nefrologia), Siot (Società italiana ortopedia e traumatologia), Sirm (Società italiana radiologia medica).


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