Imprese e mercato

Braccialetti in ospedale, il 78% è ancora scritto a mano

di B.Gob.

Il braccialetto identificativo del paziente in ospedale? Nell’era nel web 2.0, delle nanotecnologie e delle cure a distanza, nel 78% dei casi è ancora rigorosamente scritto a mano, con tutti i potenziali guai derivanti dal rischio che le informazioni siano parzialmente cancellate o difficilmente interpretabili. A segnalare quella che è più di un’anomalia, perché il dato incide direttamente sulla sicurezza dei pazienti, è l’indagine presentata da Zebra Technologies Corporation. Un attore oviamente interessato, visto che l’azienda è leader mondiale nei prodotti e servizi che forniscono in tempo reale visibilità sugli asset delle imprese, ma che fotografa in questo caso la contraddizione tra innovazione e retaggi e abitudini duri a morire che ancora contraddistingue il pianeta della sanità. Non solo in Italia: la ricerca infatti tiene conto di un panorama europeo. Che si mostra decisamente contraddittorio: «Se da un lato gli ospedali stanno facendo progressi nell’adozione di modelli innovativi di smart working per il loro staff - spiegano dall’azienda - dall’altro ci sono aree dove il raggiungimento della piena efficienza viene ostacolato dal sottoutilizzo da parte del personae degli investimenti tecnologici già in essere».

Codici a barre e tecnologia RFID (radio frequency identification), mlgrado i vantaggi, ancora non “sfondano” nelle corsie d’Europa. Prima di tutto la ritrosia è dovuta al timore di sforare i budget, ma in Italia e nel Regno Unito pesano anche problemi d’integrazione, mentre in Germania incide la ricezione da parte del personale e in Francia la paura dei pazienti di sentirsi “tracciati”. In compenso, il 90% degli ospedali dichiara l’intenzione di adottare codici a barre per la gestione degli asset e quattro quindi di essi afferma che farà altrettanto con l’RFID.

La tecnologia comunque avanza e sia l’uso di dispositivi medici sia il wi-fi sono ormai conquiste assodate, anche se non per tutti. Questo il quadro tracciato dalla ricerca Zebra Technologies:
Uso di dispositivi mobili
• Il 90% degli ospedali analizzati utilizzano dispositivi mobili per raccogliere i dati clinici dei pazienti;
• Più della metà usano dispositivi mobili per visionare dati e prescrizioni dei pazienti, e la stessa percentuale li utilizza per la gestione di asset e strutture;
• Il personale infermieristico rappresenta il gruppo di utilizzatori più nutrito (80%), seguito da circa la metà dei dottori e da un terzo dei primari;
• Il 97% degli ospedali inglesi utilizza già i dispositivi mobili per raccogliere dati clinici.

Accesso Wi-Fi
• Il 90% dello staff medico e tre quarti del personale di amministrazione gode già di un buon accesso al Wi-Fi, contro il 40% dei pazienti.
• Circa il 90% degli intervistati è convinto che ci siano margini di miglioramento verso reti WLAN e Wi-Fi.
• Solo il 10% degli intervistati crede che la sicurezza non dovesse essere migliorata, con la Germania al primo posto in termini di preoccupazione riguardo privacy e sicurezza.
• La maggior parte degli ospedali francesi puntano a fornire accesso Wi-Fi al personale medico nel prossimo futuro.


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