Imprese e mercato

Dai farmaci falsi un danno in Italia da 1,5 miliardi

di Laura Cavestri (da Il Sole-24 Ore di oggi)

I farmaci “fake” nuociono gravemente alla salute. Delle imprese “sane”. I medicinali contraffatti costano – al settore farmaceutico della Ue (40mila imprese tra produttori e grossisti) – 10,2 miliardi di euro ogni anno e una perdita diretta di 37.700 posti di lavoro, che si potrebbero creare se il fenomeno nel settore non esistesse.
A fare di nuovo i conti – dopo aver passato al setaccio abbigliamento e scarpe, giocattoli, pelletteria, gioielli e vini – è nuovamente l'Ufficio dell'Unione europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo), che evidenzia come, ogni anno, evapori almeno il 4,4% delle vendite legittime di prodotti farmaceutici a causa del mercato illegale e parallelo del “fake”. Nell'indagine, Euipo ricomprende non solo i medicinali in vendita al cliente finale, ma anche i preparati farmaceutici e, dunque, stima che le imprese che agiscono nel rispetto della legge perdano, ogni anno, circa 10,2 miliardi di euro di ricavi, pari a circa 38mila posti di lavoro. Cifra che comunque non tiene conto, ad esempio, delle perdite subite dai produttori del continente a causa della contraffazione in mercati extra-europei.
Se aggiungiamo, a queste stime, gli effetti di trascinamento su altri settori e sulle entrate pubbliche, tenendo conto degli effetti diretti e indiretti, la contraffazione provoca un calo delle vendite pari a circa 17 miliardi di euro nell'ambito dell'economia farmaceutica europea e, a catena, si riflette (ad esempio su distribuzione, logistica, ecc..) in una perdita complessiva che può arrivare a oltre 90mila posti di lavoro che non si creano e a 1,7 miliardi di euro di entrate pubbliche in meno.

Tra i Paesi più colpiti ci sono, tra l'altro, Germania e Italia
Se in Germania, la relazione Euipo stima in oltre 1 miliardo di euro le perdite per il mercato legale ( pari al 2,9 % delle vendite del settore farmaceutico nazionale), cui si aggiungono 7mila posti di lavoro diretti in meno, l'Italia paga – secondo le stime – un prezzo di 1,5 miliardi di euro di mancate vendite perdite fino a 1,59 miliardi di euro (pari al 5 % di quelle legali del nostro comparto) e l'assenza di 4mila posti di lavoro.
Stime analoghe per la Francia (oltre 1 miliardo di “ricchezza” in meno e 3 667 posti di lavoro che non si creano), la Spagna (fino a 1,17 miliardi di euro di mancate vendite e oltre 3200 posti di lavoro in meno) e il Regno Unito (poco più di 600 milioni di vendite evaporate e quasi 3mila occupati che mancano all'appello).

Per il direttore esecutivo dell'Euipo, António Campinos «Sappiamo, in base alle analisi svolte dall'Oms, che la falsificazione riguarda sia i farmaci generici sia i medicinali innovativi e interessa prodotti che vanno dagli antitumorali agli antidolorifici di costo modico. I medicinali contraffatti possono essere tossici e molto pericolosi per la salute. L'obiettivo che ci proponiamo con i nostri studi è quello di aiutare i decisori politici nell'elaborazione di misure di contrasto al fenomeno».


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