Imprese e mercato

Il ruolo delle scienze della vita sul sistema sanitario: focus al Festival dell’Economia di Trento

L’industria italiana nel settore delle scienze della vita gioca un ruolo fondamentale nel favorire l'efficienza dei sistemi sanitari. In molte nicchie del farmaceutico, dei dispositivi medici e del loro indotto industriale le imprese italiane hanno un’elevata competitività a livello internazionale.
Questa la sintesi del convegno organizzato dal GEI , l’Associazione italiana degli economisti di impresa, al Festival dell'Economia di Trento dal titolo “La filiera delle scienze della vita: evoluzione e impatto sul sistema sanitario”. Il convegno, presieduto da Massimo Deandreis (presidente GEI e Direttore SRM), ha esaminato alcune caratteristiche dell’offerta e della domanda del comparto scienze della vita, al cui interno l’Italia «rappresenta una piattaforma produttiva al servizio degli altri paesi europei» - ha evidenziato l’economista industriale Alessandra Benedini, mentre Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, ha presentato i fattori di forza delle imprese del farmaco in Italia sottolineando l'importanza di un quadro regolatorio «favorevole all'innovazione, che può premiare le strategie di crescita delle aziende. Che sempre più investono in Ricerca e Sviluppo, con diversi casi di eccellenza internazionale».
Del resto, Cipolletta, presidente AIFI, ha sottolineato nei saluti introduttivi che gran parte dei dispositivi medici sono ormai impregnati di tecnologie digitali e quindi pronti a recepire l'integrazione uomo-macchina che sarà offerta dalla prossima rivoluzione di industria 4.0, con la forza della manifattura italiana basata «su un tessuto produttivo dinamico, che ha saputo trovare spazi sui mercati internazionali», come ha indicato Stefania Trenti, economista d’impresa dell’ufficio studi di IntesaSanpaolo.
«In un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione, le innovazioni tecnologiche giocano un ruolo rilevante per innalzare il benessere della popolazione e, se ben utilizzate, possono anche dare un contributo al miglioramento dell'efficienza dei sistemi sanitari», ha commentato Massimo Deandreis, in conclusione dei lavori.

Il GEI - l’Associazione Italiana degli Economisti d'Impresa - nasce nel 1977 per diffondere la cultura dell'economia d'impresa in Italia. Oggi è un'importante community impegnata nello scambio di esperienze e informazioni e nello studio degli scenari economici. Raggruppa affermati economisti che operano nei più importanti centri di ricerca economica del Paese, in primari istituti bancari, nel settore industriale e dei servizi, oltre che nel mondo universitario. Incontri, seminari e dibattiti sono al centro delle attività Gei, con l'obiettivo di intensificare il dialogo tra il mondo dell'impresa e quello della ricerca economica


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