Imprese e mercato

Ddl Lorenzin, Cossolo (Federfarma): «Il nodo parafarmacie non si risolve con un emendamento. Serve legge ad hoc»

di Ro. M.

Per superare la «singolarità tutta italiana delle parafarmacie» non basta un emendamento al Ddl Lorenzin ma serve un vero e proprio «testo che, per il tema trattato, avrà struttura e lunghezza di un articolato vero e proprio. Per noi serve un disegno di legge ad hoc, nel quale dovranno trovare collocazione anche diverse misure collaterali al provvedimento in sé». Risponde così il presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo - in un’intervista a «Filodiretto», house organ della federazione - alle dichiarazioni del presidente della Commissione Affari sociali della Camera Mario Marazziti, riportate da Sanità 24.

Federfarma annuncia anche di aver raccolto l'invito della politica e che a breve presenterà un proprio pacchetto di proposte con cui accompagnare allo “switch off” la «fallimentare esperienza delle parafarmacie». La bozza di documento, alle ultime limature, è stata predisposta dal consulente legale di Federfarma, il costituzionalista Massimo Luciani. Tra i punti fermi e inderogabili secondo il presidente della federazione dei titolari di farmacia: «no a ulteriori abbassamenti del quorum, perché con le aperture del concorso straordinario in diverse zone del Paese siamo già sotto i tremila abitanti per farmacia, e abolizione della presenza obbligatoria del farmacista nel punto vendita. Per mettere la parola fine all'esperienza delle parafarmacie non basta la chiusura dei codici univoci, va rimossa l'incongruenza del farmacista senza la farmacia».


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