Imprese e mercato

Merck investe altri 35 mln nel polo produttivo di Modugno

di Vincenzo Rutigliano

Creare una nuova linea, totalmente automatizzata, per il riempimento di farmaci iniettabili sotto isolatore. Con questo obiettivo, la multinazionale tedesca Merck, leader nei settori healthcare, life science e performance material, investe ancora sul sito di Modugno, nel Barese. A 25 anni dall'avvio, lo stabilimento viene ulteriormente potenziato con un nuovo maxi investimento di circa 35 milioni di euro con l'obiettivo di sostituire una linea di produzione esistente con una totalmente automatizzata ed equipaggiata di sistemi innovativi in grado di incrementare gli standard di qualità.

Il nuovo investimento conferma la centralità dello stabilimento barese che, in 25 anni, è passato dalla sola produzione di prodotti liofilizzati per il solo mercato italiano alla produzione di farmaci biotecnologici in siringhe, cartucce e flaconcini per i trattamenti nelle aree della fertilità, neurologia ed endocrinologia, distribuiti in circa 150 paesi in tutto il mondo. Per il sito si tratta del secondo investimento multimilionario in 3 anni.

Come ha riconosciuto lo stesso Stefan Oschmann, Chairman of Executive Board e Ceo di Merck e presidente Efpia. «Lo stabilimento di Modugno – ha detto a Bari durante la cerimonia per i 25 anni e l'annuncio del nuovo investimento - è strategico per la nostra crescita globale nell'area di business healthcare perché assicura la fornitura di farmaci finalizzati a migliorare la qualità della vita delle persone di tutto il mondo». Una scelta dettata anche da un ecosistema percepito come favorevole, incentivato da precise scelte politiche: «Dal mio punto di vista - ha sottolineato Oshmann - in Europa, l'Italia sta mettendo in atto le politiche più innovative nell'ambito della sanità. Il Governo sta lavorando molto in questo senso. E noi consideriamo ciò in maniera molto positiva».

E il polo produttivo barese ha assunto un ruolo fondamentale, diventando centro di eccellenza e stabilimento di punta del Gruppo Merck per la produzione di farmaci in asepsi in siringhe, tubofiale (cartucce) e flaconi. L'impianto, che occupa 224 addetti (per l'82% provenienti da Bari e provincia), è altamente professionalizzato e gli investimenti di questo ultimo triennio hanno per l'appunto lo scopo, ha spiegato Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia, «di stabilizzare e consolidare il futuro di questo sito che, così, si conferma un fiore all'occhiello per l'industria del nostro paese e per il nostro gruppo».

Già nel maggio 2014 la Merck aveva investito 50 milioni per realizzare una linea, che sarà operativa nel 2019, per il confezionamento di farmaci in flaconcini, per le aree di endocrinologia e fertilità, e di un magazzino totalmente automatizzato. In tutto dunque 85 milioni destinati dal gruppo di Darmstadt al finanziamento di un piano più ampio di ammodernamento e potenziamento produttivo del sito barese, sempre più industria 4.0.

«La scelta di Merck di investire in Puglia - ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia - è la dimostrazione che la nostra regione è in grado di mettere a disposizione personale altamente qualificato, formato nelle nostre università, che offre a importanti multinazionali come questa standard di eccellenza, unitamente alla qualità della vita e ad una rete di infrastrutture capace di garantire la trasportabilità dei prodotti in ogni parte del mondo».

Il sito infatti - in qualità di impianto “fill&finish” che garantisce l'intero processo produttivo dalla preparazione del farmaco biotecnologico alla distribuzione in tutto il mondo – è sempre più avveniristico. La nuova linea sostituirà integralmente quella esistente, sarà totalmente automatizzata e completata entro il 2020. L’operatività - dopo i test, le certificazioni e le autorizzazioni di rito - è prevista per gli inizi del 2022, con una capacità produttiva di 24.00 fiale l'ora, 14 milioni l'anno.

Il nuovo investimento sarà finanziato, per quasi 30 milioni di euro, con mezzi propri di Merck e per la parte residua si punta ai fondi regionali previsti dai contratti di programma per la spesa in opere murarie, macchinari e ricerca. L'istruttoria negli uffici di Puglia Sviluppo, la società in house della regione che gestisce gli incentivi alle imprese, è in corso e dovrebbe concludersi, positivamente, entro questo mese, come per l'investimento deciso nel 2014, che ha ottenuto fondi pubblici per 10 milioni.


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