Imprese e mercato

Scaccabarozzi (Farmindustria): «Grandi chance da rapporti con l’India. Scambi commerciali a +70% dal 2010»

Il settore del Pharma «è convinto che il mercato indiano sia un importante motore di crescita. Gli scambi commerciali Italia-India hanno segnato un +70% dal 2010, anche grazie all'export, che nello stesso periodo è aumentato del 110%, contro il 65% della media europea». Parola del presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, sentito dall'Adnkronos Salute in occasione della firma a New Delhi del Memorandum d'intesa tra il ministero della Salute italiano e quello dell'India, per una collaborazione bilaterale nel settore della Salute e nel campo farmaceutico.
Numeri, quelli del pharma “made in Italy”, che colpiscono anche tenuto conto dei difficili rapporti fra i due Paesi negli ultimi anni e del fatto che l'India ha una vocazione importante nel settore dei generici. «Una grande opportunità deriverà dal potenziamento della relazione con l'India», prevede Scaccabarozzi, ricordando che Farmindustria «ha fatto parte della delegazione italiana che ha accompagnato a New Delhi il ministro Beatrice Lorenzin, insieme ai rappresentanti di importanti industrie biofarmaceutiche tra cui Chiesi, Dompé e Menarini».

Un'intesa preziosa per il Pharma, «ma anche molto operativa: a breve sarà istituto un tavolo di approfondimento per individuare nel dettaglio i punti della collaborazione». Best practice, ricerca, formazione dei medici ma anche buone pratiche per la realizzazione di strutture ospedaliere e sanitarie, sono fra i temi al centro del Memorandum, in cui si parla chiaramente della promozione di opportunità di sviluppo nel settore farmaceutico. «Credo ci sarà spazio anche per l’antibiotico-resistenza», aggiunge Scaccabarozzi. «Ritengo sia positivo aver sentito anche il ministro della Salute indiano dire che il mondo delle cure sta cambiando e c'è bisogno di aprirsi», continua il presidente di Farmindustria, convinto che «l'India emergerà tantissimo nella biofarmaceutica. Vedere un Paese dall'esperienza consolidata nella produzione dei generici tanto interessato all'innovazione e alla ricerca “made in Italy” colpisce molto: è un segnale davvero importante - conclude Scaccabarozzi - Ecco perché non posso non fare un plauso a chi ha fatto molto per questo risultato: il premier Paolo Gentiloni, con la sua prima visita, e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin».


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