Imprese e mercato

Banca Ifis e Federfarma: nella farmacia del futuro spazi aperti, più servizi e consulenze

di Ernesto Diffidenti

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Dalle consulenze personalizzate anche in ambito green, sport e benessere al "forum" per smontare le fake news con informazioni autorevoli fino alla realtà aumentata per trasformare il paziente sempre di più in un cliente. Sono queste le idee su cui poggeranno le farmacie del futuro emerse dal progetto «Inspiring the Future Pharmacy» promosso da Banca Ifis e Credifarma in collaborazione con Federfarma, l'Università Poli.Design – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, il Dipartimento di pianificazione, design, tecnologia dell'architettura dell'Università La Sapienza di Roma e il master in Architettura digitale dell'Università Iuav di Venezia. "Banca Ifis è da sempre ponte tra università e impresa – ha spiegato Alberto Staccione, direttore generale di Banca Ifis - perché la contaminazione delle conoscenze apre le porte non solo alla creatività ma anche a collaborazioni proficue, indagando scenari completamente inediti".

Le idee, le suggestioni e le ispirazioni emerse durante il progetto sono state raccolte nel volume «Inspiring the Future Pharmacy» che racconta la sfida della farmacia nell'era digitale. Nove le proposte progettuali che vanno dalla metamorfosi dello spazio fisico verso un luogo sempre più "aperto" e predisposto ad offrire nuovi servizi. "Il progetto - continua Staccione - è un esempio concreto di come docenti, studenti e imprese possano lavorare insieme per analizzare problemi reali e immaginarne le soluzioni per il futuro, identificando opportunità e nuove sperimentazioni rispetto a un quadro di minacce e restrizioni al cambiamento". Il volume è rivolto a farmacisti ma anche designer e progettisti "che sentono la necessità di innovare attraverso nuove proposte e Banca Ifis vuole fare la sua parte per orientare e agevolare il cambiamento".

La "farmacia dei servizi", lanciata dieci anni fa, ha avuto recentemente un'accelerazione e 36 milioni di budget con il via libera della Conferenza Stato-Regioni alla sperimentazione in Piemonte, Lazio e Puglia (che partiranno per prime), Lombardia, Emilia Romagna, Sicilia, Veneto, Umbria e Campania.
"Le farmacie godono ancora del privilegio di essere il presidio territoriale di dispensazione del farmaco - ha detto dal canto suo il presidente di Federfarma, Marco Cossolo - e dunque la dispensazione professionale e capillare del farmaco non potrà che essere anche in futuro il punto focale della nostra mission". Ma attenzione, ha sottolineato il presidente di Federfarma, la vendita del solo farmaco "non potrà essere più una garanzia sufficiente ad assicurare il futuro". "Per questo dobbiamo cambiare paradigma e il modello della farmacia dei servizi va letto in questo senso - ha concluso Cossolo - come necessaria opportunità di sviluppo, senza ovviamente dimenticare che il presupposto per renderla possibile resta la sostenibilità del servizio farmaceutico".


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