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Covid/ Moderna: il vaccino efficace al 94,5% e trasportabile in un semplice frigorifero

di Ernesto Diffidenti

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Il vaccino con Rna messaggero messo a punto dalla società statunitense Moderna (mRNA-1273) ha dimostrato un'efficacia contro il Covid-19 pari al 94,5%. Lo annuncia in una nota la stessa società pochi giorni dopo l'annuncio di Pfizer di un vaccino efficace al 90%. I risultati emergono da uno studio di fase 3 chiamato Cove "che ha arruolato più di 30mila partecipanti negli Stati Uniti", condotto in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases, del National Institutes of Health (NIH), e il Biomedical Advanced Research and Development Authority (BARDA) del Dipartimento della salute degli Stati Uniti. "L'analisi sulla sicurezza - aggiunge Moderna - non ha segnalato alcun problema di sicurezza significativo". Il vaccino risulta "sicuro e ben tollerato".

Il punto di forza di questo vaccino candidato, tuttavia, sarebbe nella facilità di spedizione e trasporto in tutto il mondo. mRNA-1273, infatti, secondo Moderna "rimane stabile ad una temperatura compresa tra 2° e -8°C , ossia la temperatura di un normale frigorifero domestico o medico, per 30 giorni". Il vaccino, inoltre, "rimane stabile a -20° C per un massimo di sei mesi" mentre a temperatura ambiente "la durata massima dell'efficacia è pari a 12 ore".

"Riteniamo che i nostri investimenti nella tecnologia di consegna dell'mRNA e nello sviluppo del processo di produzione - ha affermato Juan Andres, Chief Technical Operations e Quality Officer al Moderna - ci consentiranno di immagazzinare e spedire il nostro vaccino candidato COVID-19 alle temperature che si trovano comunemente nei congelatori e nei frigoriferi farmaceutici prontamente disponibili" .

E dopo i vaccini di AstraZeneca e Università di Oxford, l'Ema (Agenzia europea del farmaco) ha iniziato ad analizzare anche i dati del vaccino mRna-1273 sviluppato da Moderna. Come precisa l'Ema sul suo sito, si è deciso di partire con la procedura del rolling review, primo passo dell'iter di approvazione, sulla base dei risultati preliminari degli studi non clinici e dei primi studi clinici fatti sugli adulti, che sembrano indicare che il vaccino stimoli la produzione di anticorpi e cellule immunitarie T contro il virus SarsCov2.


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