Imprese e mercato
Labozeta SpA e Teco Italy realizzano il primo laboratorio BSL3 ad alto rischio biologico
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La recente pandemia Covid-19 con i suoi 600 milioni di contagi e più di 6 milioni di morti, ha fatto emergere la vulnerabilità delle nostre esistenze. Per questo oggi è diventato ancor più importante essere pronti contro eventuali avversità che potrebbero riaffiorare in maniera drammatica come è già accaduto. Essere pronti significa soprattutto dotarsi di strumenti importanti attraverso i quali poter lavorare e sperimentare le possibili cure farmacologiche garantendo l’incolumità dei ricercatori. Ecco perché il modulo BSL3 diventa uno strumento fondamentale in questo contesto.
“I laboratori con livello di sicurezza BSL-3 sono progettati per rispondere a queste esigenze più che mai attuali nella ricerca contro le malattie infettive”, precisa Luigi Aurisicchio, Ceo della Takis .
“Al loro interno - sottolinea dal canto suo Emanuele Marra Coo della Takis , si possono manipolare agenti patogeni ad elevato potere patogenico, alcuni dei quali potenzialmente letali per l’uomo. Questi microrganismi devono essere manipolati in condizioni di massima sicurezza, da personale specializzato e adeguatamente formato.
I laboratori BSL-3 devono anche rispettare determinati requisiti strutturali, come la doppia porta di ingresso, il condizionamento separato, un sistema di aerazione specifico senza ricircolo in altre zone dell’edificio e con filtri HEPA, una pressione interna negativa e la sterilizzazione di abiti e strumenti di lavoro. Rispettando queste procedure, è possibile studiare agenti patogeni pericolosi come il virus Dengue, il batterio della tubercolosi, il virus Chikungunya, SARS-CoV-2 e molti altri, ed è questa l’unica via che ci consentirà di prevenire future pandemie” .
“Il nuovo modulo BSL3 - afferma Giancarlo De Matthaeis, presidente di Labozeta SpA - rappresenta una grande opportunità per il territorio, già sede di aziende e centri di ricerca di eccellenza che hanno dato un contributo fondamentale alla ricerca contro il Covid-19. Questa nuova struttura permetterà alla Takis di proseguire le loro ricerche avanzate in un ambiente idoneo e sicuro, grazie a innovativi sistemi di controllo che rappresentano una fattiva transizione 4.0".
Va ricordato che proprio nel Tecnopolo di Castel Romano, l’azienda Takis ha già sviluppato un vaccino tutto italiano contro il coronavirus, che è stato oggetto di una sperimentazione clinica anch’essa condotta interamente in Italia.
La società ha poi contribuito allo sviluppo di anticorpi monoclonali e test diagnostici, divenendo un attore fondamentale nella lotta alla pandemia a livello internazionale. L’obiettivo ora è promuovere un nuovo approccio alla ricerca, che tenga conto del rischio di nuove pandemie e della necessità di adottare strategie sempre più efficaci per affrontare possibili pericoli futuri.
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