Europa e Mondo

Il progetto Human brain project finanziato dall'Ue: il cervello umano su piattaforma informatica

di Rosanna Magnano

Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. E' l'iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un'altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi.
Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell'Ecole Polytechnique Fdrale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani: l'università di Firenze con il Lens (Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare), il Politecnico di Torino, l'Università di Pavia, l'Irccs Fatebenefratelli di Brescia e il Consorzio interuniversitario Cineca di Bologna.
Il progetto - spiega l'ateneo pavese in una nota - prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l'obiettivo è costruire un simulatore dell'intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L'intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l'equivalente del Cern per il cervello.

»La presenza di gruppi di ricerca italiani in questo progetto finanziato dalla Commissione Europea è una conferma dell'eccellenza della ricerca scientifica nel nostro Paese - spiegano i ricercatori delle Istituzioni coinvolte - La nostra partecipazione rappresenta inoltre l'opportunità per l'Italia di concorrere attivamente alla creazione di tecnologie innovative che porteranno il Paese ad alti livelli di competitività in Europa e nel
mondo».
I partner italiani di Human Brain Project dovranno realizzare le immagini tridimensionali del cervello (sarà il compito del Lens fiorentino), immagazzinarle in un computer per processarle a distanza (Cineca Bologna), simulare il funzionamento delle connessioni celebrali (Università Pavia), trattare una grossa quantità di dati clinici e medici (Irccs Fatebenefratelli Brescia) e realizzare strutture elettroniche che simulino i neuroni (Politecnico Torino).
«Il progetto prevede la realizzazione di un simulatore della funzione cerebrale su scala mai tentata precedentemente - afferma Egidio d'Angelo dell'università di Pavia - e comporta un enorme sforzo a livello della ricerca tecnologica e biomedica e dell'impiego di infrastrutture di ricerca e supercalcolo. Le funzioni neurali verranno ricostruite partendo da modelli realistici di singoli elementi del sistema nervoso, cioe' i neuroni e le sinapsi. Questi elementi verranno poi connessi tra loro per ricostruire i circuiti che governano le funzioni del cervello sulla base di dettagliate informazioni di tipo anatomico e funzionale».