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L'interdizione dei medici vale in tutta la Ue: la proposta al voto dell'Europarlamento

di Rosanna Magnano

Riconoscimento più facile per le qualifiche professionali degli operatori sanitari all'interno dell'Ue, ma anche maglie più strette per chi incorre in sanzioni disciplinari. Gli operatori sanitari europei - tra cui medici, infermieri, farmacisti e specialisti di assistenza all'infanzia - che incorrono in azioni disciplinari o sanzioni penali nel loro paese d'origine, non potranno infatti esercitare la professione in tutti gli altri Stati membri dell'Ue. E' quanto prevede la nuova proposta legislativa che sarà votata mercoledì prossimo dall'Europarlamento in sessione plenaria.
Si tratta della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno (Relatore: Bernadette Vergnaud).

Una nuova carta elettronica contenente le qualifiche professionali sarà disponibile, per facilitare la mobilità dei professionisti all'interno della comunità, card che dovrebbe soddisfare specifici criteri in materia di sicurezza e protezione dei dati, per evitare abusi e frodi. «La tessera professionale europea - si legge nella proposta che sarà votata mercoledì prossimo - dovrebbe essere rigorosamente utilizzata quale strumento per riconoscere le qualifiche professionali in un altro Stato membro, al fine di sfruttare appieno il potenziale della mobilità nel mercato interno, e non come mezzo per disciplinare e limitare le modalità di abilitazione alle professioni. Nello specifico, tale tessera è indispensabile per favorire la mobilità temporanea e il riconoscimento ai sensi del sistema di riconoscimento automatico nonché per promuovere un processo di riconoscimento semplificato conforme al sistema generale. La tessera professionale europea dovrebbe essere rilasciata su richiesta di un professionista e in seguito alla presentazione dei documenti necessari nonché all'espletamento da parte dell'autorità competente delle corrispondenti procedure di revisione e verifica».


In base alla direttiva sulle qualifiche professionali, esistono circa 800 professioni regolamentate, di cui sette automaticamente riconosciute in tutti i paesi membri. A tale categoria appartengono: medici, dentisti, farmacisti, infermieri, ostetrici, veterinari e architetti. Le nuove regole accelereranno il processo di riconoscimento, che in alcuni casi potrebbe richiedere un minimo di quattro settimane.

Fari puntati per le prfessioni sanitarie, anche su formazione professionale continua, conoscenze linguistiche e sulla necessità che gli Stati membri garantiscano la permeabilità e le possibilità di carriera.

Il Parlamento propone inoltre che la mobilità dei professionisti del settore sanitario «sia altresì considerata nel più ampio contesto del personale sanitario europeo. Essa dovrebbe essere oggetto di una strategia specifica a livello di Unione, anche con il coordinamento degli Stati membri, al fine di garantire il massimo livello di tutela dei pazienti e dei consumatori, mantenendo al tempo stesso la sostenibilità sul piano finanziario e organizzativo dei sistemi sanitari nazionali».