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Speciale elezioni/ «Stop ai tagli lineari, più tecnologie»: ecco il programma in 7 punti che gli esperti Altems propongono al prossimo ministro della Salute

Modificare l'approccio della spending review e dei tagli orizzontali. Indirizzare l'accetta verso quei comparti finora non toccati, come la specialistica ambulatoriale, l'integrativa e la protesica, l'altra assistenza convenzionata e accreditata. Spingere l'acceleratore sulle tecnologie innovative efficaci e "cost saving". Trasformare i Lea in lista "negativa" (c'è dentro tutto ciò che non è esplicitamente escluso) a lista positiva. Ripensare ai meccanismi di contrattazione delle risorse tra Stato e Regioni, ridando centralità al ruolo di indirizzo e monitoraggio del livello centrale. Investire sullo sviluppo della qualità delle persone nel Ssn sotto il profilo tecnico e morale. Promuovere il definitivo avvio dei fondi integrativi in modo da ampliare le opzioni del finanziamento del Ssn, offrendo l'opportunità della detassazione per coloro che scelgono opzioni di copertura "privata" a più ampio spettro.

Sono questi i sette punti del programma che i ricercatori dell'Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, diretta da Americo Cicchetti, propongono al prossimo ministero della Salute. Nel working paper si riconosce che i continui interventi sulla spesa sanitaria, nell'ottica di una pressione al risparmio acuita dalla crisi economica globale, stanno seriamente minando il volto universalistico del Ssn, anche perché i tagli lineari stanno indebolendo ulteriormente tutto il comparto senza fare distinguo tra sanità efficiente e che funziona e sanità che produce solo sprechi.

Dall'esigenza di cambiare rotta per evitare il declino del Ssn nasce il documento "Il Servizio sanitario nazionale alla luce delle manovre finanziarie 2011 e 2012: tra accessibilità delle cure e contenimento della spesa" , curato da Cicchetti e dalla ricercatrice Anna Ceccarelli.