In parlamento

Riforma Pa, accolto odg per area contrattuale autonoma della dirigenza medica. Anaao: ora si riaprano le trattative

È stato approvato oggi a Montecitorio un ordine del giorno, prima firmataria Margherita Miotto del Pd, collegato al testo di riforma della Pa per definire un’area contrattuale autonoma ai dirigenti sanitari.

«Mi sembra una buona opportunità per il nostro servizio sanitario pubblico che non deve essere sprecata», ha dichiarato Federico Gelli,deputato e responsabile sanità del Pd commentando l'approvazione dell’Odg sottoscritto dallo stesso Gelli, che impegna il Governo a prendere le opportune iniziative per arrivare a un accordo tra l'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), e i sindacati per attribuire un'area contrattuale autonoma ai dirigenti medici, veterinari e sanitari. «Un provvedimento richiesto con forza dagli operatori – ha aggiunto Gelli – perché nel Ddl Madia si parla solo di un ruolo unico della dirigenza delle regioni e allora, dato che l'ottanta per cento della dirigenza delle regioni è composta proprio dal comparto sanitario, non si capisce perché all'interno non si possa pensare – ha concluso il deputato democratico - ad un'area contrattuale e negoziale autonoma, vista anche la specificità del settore e le modalità di reclutamento».

Anaao: Segnale positivo. si aprano al più presto le trattative
«Non ha certo il valore della legge, ma l'odg approvato oggi alla Camera dei deputati come raccomandazione al governo per l'istituzione di un'area contrattuale autonoma della dirigenza sanitaria è un segnale positivo con il significato di un impegno di onore». Ha commentato l’Anaao-Assomed in una nota dove si evidenzia il fatto che «Il Parlamento riconosce che ruolo peculiare e specificità di funzione della dirigenza sanitaria dipendente del Ssn esigono una reale autonomia al tavolo contrattuale, anche per fare del contratto uno strumento di governo dell'organizzazione del lavoro, della spesa sanitaria, dell'appropriatezza clinica bypassando le linee guida di stato».
Per i medici ospedalieri l’auspicio è che «il governo voglia al più presto definire le pre-condizioni necessarie per l'apertura della stagione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, come peraltro richiesto dalla Corte Costituzionale, in maniera coerente con quanto deciso dal Parlamento, superando veti di qualsiasi genere e provenienza. La strada è certo lunga, ma un primo passo è stato fatto».


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