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Specializzazioni: lettera al ministro Giannini per concorsi «sicuri»

«Tempestiva e preventiva conoscenza dei criteri di distribuzione dei candidati nelle sedi di esame, riduzione delle sedi, prevenire situazioni di sovraffollamento, adeguamento dei controlli di sicurezza nelle sedi di esame per impedire l’introduzione di strumenti informatici, anche attraverso l'ausilio delle forze dell’ordine». Sono queste alcune delle proposte contenute nella lettera inviata oggi al ministro dell'Università e Ricerca, Stefania Giannini, dal Gruppo di lavoro progetto università del Movimento cinque stelle (M5S), attraverso il quale si vuole «garantire il rispetto di standard di sicurezza adeguati durante i prossimi esami per l'accesso alle scuole di specializzazione di area medica ed evitare così gli orrori compiuti in passato, come nel caso dell'ultimo concorso dell’ottobre 2014».

Intanto, ad una settimana dall’espletamento delle selezioni della seconda edizione del concorso a graduatoria nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina, le cui prove avranno luogo dal 28 al 31 luglio 2015, l’Associazione italiana giovani medici (Sigm) ed il Comitato nazionale aspiranti specializzandi (Cnas) esprimono preoccupazione per il permanere di un quadro organizzativo disomogeneo. «Chiediamo che il Miur garantisca l’adozione di standard organizzativi e di vigilanza uniformi su tutto il territorio nazionale, prevenendo le note criticità emerse nel corso della prima edizione e che si potrebbero riproporre a maggior ragione a seguito della devoluzione delle competenze organizzative alle Università. Nonostante le numerose e reiterate richieste di intervento, ad oggi, non abbiamo certezze in merito alla risoluzione di alcune criticità segnalateci a livello periferico - dichiarano congiuntamente i giovani medici e gli aspiranti specializzandi, che a loro volta hanno indirizzato un ulteriore documento di richieste al Miur -. Se da una parte, infatti, alcune Università come quella di Palermo, sulla scorta dell'esperienza maturata nel precedente concorso nazionale e della responsabilizzazione connessa alla devoluzione, hanno deciso di investire delle risorse proprie al fine di garantire ottimali standard organizzativi, dall’altra sembra che in alcuni Atenei permangano delle difficoltà; ad esempio, in alcune sedi non sarebbe possibile garantire la distanza minima tra le singole postazioni informatiche, per di più in assenza di appositi separatori».

Insomma, dopo i disservizi della precedente edizione del concorso nazionale, Sigm e Cnas chiedono che «il ministro Giannini si faccia garante dell’ottimale svolgimento delle selezioni. Il concorso a graduatoria nazionale per l'accesso alle scuole di specializzazione di medicina, infatti, se correttamente organizzato, rappresenta un valore da preservare e pertanto va compiuto ogni possibile sforzo organizzativo di concerto con le Università per prevenire disagi alle migliaia di candidati, nonché per scongiurare strumentalizzazioni e ricorsi».


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