In parlamento

Addio al Senato, concorrenza al bivio, rischio clinico avanza, “dopo di noi” bloccato. La settimana che verrà in Parlamento

di R.Tu

Il Senato che fa harakiri e cambia il federalismo. La Camera che tenta di fare concorrenza in farmacia. Il Parlamento, anche la prossima settimana, è praticamente tutto qui per i provvedimenti più importanti in pista. E sulla sanità iniziano le riflessioni in commissione a Montecitorio sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari: pendono più di 220 emendamenti. Di tutti i gruppi. Cui si aggiungeranno quelli del relatore, il renziano doc Federico Gelli.

Senato addio
Ancora la riforma costituzionale dominerà la prossima settimana l'attività del Senato: tutti i giorni sempre e solo l'addio all'attuale Senato, il superamento del bicameralismo paritario-perfetto, il passo indietro sul federalismo. L'assemblea è occupata interamente solo e soltanto dalla “grande, grande riforma” che così piace a Renzi e ai suoi. Così fino a martedì 13 ottobre, quando dovrebbe esserci il voto finale. Del Senato, ovviamente: poi toccherà ancora alla Camera e non basterà ancora. La parola finale, in autunno, la diranno gli italiani col referendum.

Camera in Concorrenza
Intanto alla Camera in aula da martedì riprende l'esame e il voto degli emendamenti al Ddl Concorrenza col doppio nodo farmaci C con ricetta-società di capitali. Non dovrebbero esserci sorprese, ma non è mai detto. Il Ddl andrà poi al Senato: il Governo pensa e spera di chiudere la partita entro l'anno. Male che vada nei primi del 2016.
Test rischio clinico. Sul rischio clinico in commissione Affari sociali si procederà con la discussione sugli emendamenti. Il primo pacchetto di 222 emendamenti è già sui tavoli della Affari sociali. Si aggiungeranno anche quelli del relatore. Col Governo che non farà da semplice spettatore: nella Stabilità 2016 si prevede un antipasto delle misure in chiave di «l'onere della prova spetta al paziente».

Il “dopo di noi” arretra
Intanto deve fare anticamera il “dopo di noi”, provvedimento con misure in favore dei disabili privi di sostegno familiare. Provvedimento di civiltà, in un Paese incivile (anche) nell'assistenza ai meno fortunati. Inizialmente in calendario per l'aula della Camera i queste settimane, il provvedimento è scivolato in fondo alla lista di novembre. E anzi rischia di finire alle calende greche visto che dopo metà novembre la Camera sarà sotto sessione di bilancio.

A tutta manovra
Sessione di bilancio cui si sta preparando intanto il Senato. Scatterà da metà novembre, anche in attesa del parere di Bruxelles sul progetto di Stabilità del Governo. Da metà mese la manovra 2016 farà tabula rasa, per un mese, di tutte (o quasi) le altre leggi


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